AMANDOLA – La superstar della ‘Festa del Beato Antonio’ è Michele Zarrillo, chiude il cartellone domenica sera, ma il programma è così ricco che ce ne è davvero per tutti i gusti.
Canestrelle, cortei storici e tanta musica che renderanno piazza Risorgimento un unicum, considerando che la serata vedrà protagonisti anche Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale, storica accoppiata degli allora Matia Bazar. Da due giorni le strade sono addobbate a festa pe rendere la città dei Sibillini ancora più accogliente. Per il protettore della città si mobilitano tutti, dalle associazioni ai singoli cittadini. “La manifestazione – spiega il sindaco Adolfo Marinangeli - oltre a essere la festa regina dell’estate amandolese, rappresenta l’appuntamento intorno al quale ruota l’intero anno della città montana, sia a livello religioso sia sociale”.
Per l'occasione sabato alle 19 nel Santuario del Beato Antonio verrà presentato un nuovo libro, voluto dall'amministrazione comunale, dal titolo ‘Io sono Antonio dell'Amandola" scritto dall'amandolese Paolo Staffinati con brani e documenti inediti della vita e del culto del Beato.
Tradizione con radici storiche. I festeggiamenti sono dedicati ad Antonio Migliorati, beato protettore della città, che legò per sempre il suo nome ad Amandola sia quando era ancora in vita, sia dopo la sua morta avvenuta nel 1450. Venerato e invocato dall’intera comunità, alla storia sono passati i suoi miracoli, anche recenti, testimoniati nelle tante iconografie contenute all’interno del Santuario a lui dedicato. È stato beatificato l’11 luglio 1759 ad opera di Papa Clemente XIII, un beato che gli agricoltori dell’epoca lo invocavano durante i periodi di forte siccità, pregandolo affinché concedesse loro pioggia per il raccolto.
Tornando al programma, la processione si svolgerà domenica alle 10. Fedeli, figuranti e tanti appassionati, oltre 200, indossando tipici abiti dell’epoca, sfileranno partendo da piazzale Fratini, saliranno lungo via Cesare Battisti, proseguiranno in via dello Statuto per arrivare alla chiesa di San Francesco e da lì, lungo via Indipendenza, scenderanno fino a piazza Risorgimento, dove offriranno le loro ceste ricolme di grano, ovvero le ‘canestrelle’, come ringraziamento al Beato Antonio.
Un corteo storico sempre partecipato, che si riempie dei colori tipici di Amandola e che vede mano nella mano grandi e bambini, vecchie e nuove generazioni. “Nonostante non sia stato facile, tra sisma e covid, abbiamo sempre portato avanti questa manifestazione, grazie al sostegno della Pro Loco, delle associazioni amandolesi e di tanti cittadini, consapevoli di quanto un evento del genere fosse importante per rinsaldare e rinforzare lo spirito della Città e diventare sempre di più Comunità coesa e solidale” riprende il sindaco.
Dopo lo spettacolo teatrale ‘Lu vaulle’, oggi tocca alla musica camaleontica dei Folkappanka, domani invece spazio alla disco anni ’80. Sabato Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte, domenica Michele Zarrillo e spettacolo di fuochi d’artificio. Durante il weekend, inoltre, saranno operativi stand gastronomici con i prodotti tipici di Amandola a partire dalla fregnaccia.