AMANDOLA - La lettera del sindaco, l’intervento del senatore Verducci, gli articoli sui quotidiani. Ed ecco che il direttore generale dell’Asur4, Roberto Grinta, si mette subito in cammino e trova la soluzione al problema dell’ospedale. Che fino a lunedì sarebbe rimasto senza medico.
“Ci siamo subito attivati per garantire la regolare attività al Punto di primo intervento di Amandola. E ci siamo riusciti – spiega Roberto Grinta – grazie alla collaborazione delle guardie mediche, dei medici convenzionati dell’emergenza territoriale e di quelli di base”.
Prima la garanzia per oggi, poi per domenica e infine, quando sembrava che il sabato sarebbe rimasto scoperto, l’ultimo messaggio del direttore: “Coperto anche il turno di domani”. Turisti e residenti hanno quindi il servizio sanitario garantito. “Sarà regolarmente operativa inoltre la postazione con mezzo di soccorso avanzato, medico ed infermiere per interventi di emergenza/urgenza” prosegue.
“Possiamo assicurare – ribadisce Grinta rispondendo così al senatore Verducci - che non c’è alcuna trascuratezza e nessuna sottovalutazione per una parte del territorio di grande importanza e dalle particolari esigenze. Il Punto di primo intervento di Amandola, dopo il sisma, è stato trasformato da ospedaliero a territoriale, pertanto la gestione della continuità assistenziale è passata sotto la competenza distrettuale. Lì passano codici bianchi e verdi. Servono a garantire una prima risposta sanitaria all’emergenza sul territorio ed operano in stretto collegamento funzionale con le altre unità operative del Dipartimento emergenza accettazione”.
Per ora l’emergenza è rientrata, ma il problema della carenza dei medici resta: “Si riscontra da anni ed è generalizzato, non riguarda solamente questa Area vasta. La Regione Marche ha incrementato a questo proposito le borse di studio per i medici di medicina generale, nel tentativo di fronteggiare le carenze evidenziate.
In prospettiva, il Punto di primo intervento di Amandola tornerà di livello ospedaliero e non più territoriale, appena ultimata la realizzazione del nuovo ospedale e questa direzione ha avviato l’acquisto di strumentazioni avanzate anche per l’attività chirurgica, affinché la nuova struttura sia da subito un punto di riferimento qualificato per tutta l’area montana” conclude Grinta.
Raffaele Vitali