AMANDOLA – Si parla di medicina territoriale come prima arma contro il Coronavirus e come prima risorsa per dare risposte al cittadino. Non resta che usarla, soprattutto quando c’è. Amandola si mette a disposizione del Murri di Fermo che ha avviato una rimodulazione interna per aumentare i posti Covid. L’ospedale dei Sibillini chiama e l’Asur 4 risponde, con il supporto della Regione.
Importante accelerazione nell’apertura del nuovo reparto di Medicina, realizzato dal sindaco Adolfo Marinangeli insieme con la Protezione civile nazionale. “Ci hanno comunicato il fine lavori. Ci siamo incontrati pochi giorni fa, dopo la visita fatta con la direttrice Storti a settembre (foto), abbiamo visionato di nuovo gli spazi, ormai completi e abbiamo proposto una formula di contratto perché dobbiamo fare il passaggio in comodato da Comune ad Asur 4” spiega il direttore dell’Area Vasta Licio Livini. Un contratto a tutti gli effetti che sancisce l’utilizzo. “Un contratto che è già stato inviato all’Asur Marche per la sua valutazione”.
La struttura è pronta. Il materiale c’è, tanto che entro la settimana verrà effettuato il collaudo dei letti e delle attrezzature. “Non appena formalizzeremo l’atto, avvieremo il percorso per l’autorizzazione. Acquisiremo tutta la documentazione che il sindaco ha, in termini di certificati antincendio e antisismico”. Carte che Marinangeli ha già pronte, visto che i requisiti sono sati tutti rispettati. I tempi? “Appena il plico arriva ad Ancona, la Regione studia le carte e organizza il sopralluogo finale”.
Quel che è sicuro è che i posti di Amandola sono necessari. Livini lo conferma: “Indiscutibile, ci fanno comodo. Il passaggio importante è l’autorizzazione dalla Regione. temo i tempi, dipende dalla burocrazia. Ma una cosa è certa: appena c’è l’ok della politica noi siamo operativi”.
Anche se andrà riorganizzato il lavoro: “Dovremo pianificare al meglio il personale, ma è fattibile. Un reparto che terremo pulito, non ha senso mandare i pazienti Covid tra i Sibillini in questa fase. In caso di aggravamento si complicherebbe tutto” precisa il direttore. Sta ora all’assessore Saltamartini e ai funzionari regionali imprimere l’accelerazione, il mondo locale ha fatto il possibile.
Raffaele Vitali