FERMO - Il contenuto più importante che Andrea Santori, presidente della Svem, riporta nelle Marche dopo la missione a Bruxelles è nelle parole di Pierpaolo Settembri, vice capo di gabinetto del commissario ai trasporti Apostolos Tzitzikostas in merito al fatto che le Marche potrebbero essere una piattaforma che incrocia i traffici provenienti dal Nord Europa fino alla regione Puglia e quelli provenienti da Barcellona verso i Balcani.
“Queste ragioni potrebbero rappresentare un ottimo motivo per l’UE di progettare una rete ferroviaria ad alta velocità fino alla Puglia. Alle ragioni economiche si possono sommare quelle della difesa perché la Commissione sta individuando quattro assi dove si possono muovere rapidamente la logistica militare” ha chiarito Settembri.
Da qui lo sviluppo del piano infrastrutturale Marche 2032 che prevede infrastrutture per 6,7 miliardi di euro, in totale 105 opere tra ferrovie, autostrade e porti e sui servizi di logistica e digitalizzazione.
“Un asse verso i Balcani – ha ricordato Santori dialogando anche con Elena Panichi, Dg Agri - significa aumentare il valore su traffici e logistica di circa 1 miliardo di Euro annui. Un incremento di pil che, secondo i calcoli di esperti e professori universitari che hanno stilato il Masterplan, potrebbe avvantaggiare i cluster delle aziende esistenti per 500 milioni di incremento di fatturato annui e favorire l’avvio di nuove imprese della filiera per 800 milioni di Euro”.
Il tutto accompagnerebbe la crescita del valore del polo logistico marchigiano che passerebbe da 4,7 miliardi attuali a 6,2 miliardi. “Incontrare i vertici europei è fondamentale per capire quali siano i progetti strategici su cui Bruxelles vuole puntare nel futuro. L’incrocio dei corridoi di ferrovia ed autostrade del mare potrebbero aprire scenari importanti per lo sviluppo della regione” conclude il presidente della Svem.