PORTO SAN GIORGIO – Alta Velocità e costa adriatica, il come arrivarci è la questione sul tavolo. “Se non vogliamo relegare la costa Adriatica al sottosviluppo per i prossimi cinquant'anni abbiamo oggi l'opportunità e il dovere di collegarla al resto del Paese facendo correre l'Alta velocità da Bologna a Bari. Per le Marche, l'Abruzzo, il Molise e la Puglia sarebbe un'occasione straordinaria di sviluppo” sottolinea il senatore Andrea Cangini, esponente di Forza Italia eletto nelle Marche. “Tra l’altro – prosegue – per lo Stato sarebbe un investimento sul Pil e sulla tenuta sociale”.
Un progetto ambizioso, ma bisogna iniziare. “E bisogna farlo dalle Marche. Il presidente Acquaroli e la sua giunta stanno discutendo con il ministero delle Infrastrutture le modalità dell'arretramento di parte del tratto ferroviario tra Fano e Falconara. Ottima cosa. Ma cosa ancor migliore sarebbe far correre all'interno i binari dell'Alta velocità lungo tutta regione”.
Stando a uno studio Istao, i costi crescerebbero di poco, da 12 a 15 miliardi “e i benefici li compenserebbero largamente. Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, è contrario: con un'interrogazione appena depositata, ho ritenuto utile invitarlo ad illustrare al Parlamento le ragioni di tale contrarietà” conclude il senatore.
@raffaelevitali