OSTRA - L’undicesima vittima è stata trovata nella zona di Serra dei conti. “le ricerche proseguono per trovare i due dispersi, questa è la nostra apriorità oltre al dare sostegno alla popolazione” sottolinea il comandante dei vigili sono oltre duecento quelli impegnati senza sosta nella zona colpita dall’alluvione.
“Quel che è successo non è stato un evento straordinario. E la sfortuna non c'entra. Questo è un disastro annunciato” ribadisce con forza Piero Farabollini, presidente dei geologi marchigiani ed ex commissario per il terremoto nelle Marche.
Torna con il ricordo al 2014: “Dopo quell’alluvione è stato fatto poco. Ad aprile di quest'anno l'assessore regionale Aguzzi dava l'annuncio dell'ok alla progettazione delle vasche di laminazione e di espansione a monte del fiume Misa - sottolinea -. Non è accettabile. Bisogna mettersi in testa che il cambiamento climatico ormai è un dato di fatto e che certi fenomeni non possono più essere considerati eccezionali, ma la normalità. Succedono e continueranno ad accadere”.
Secondo Farabollini “le Marche, come l'Italia, devono aumentare il proprio livello di resilienza. Tenere puliti i letti dei fiumi, non costruire nelle zone alluvionali, alzare gli argini. Non si può ragionare per medie annuali, ma casomai per picchi stagionali. Se il clima è cambiato e su questo non si discute, anche il nostro approccio deve cambiare”.