Le parole vuote fanno male, soprattutto a chi ha perso praticamente tutto. "A oggi nessun aiuto concreto dallo Stato e dalla Regione è stato materialmente liquidato, neppure un euro a cittadini e imprese delle Marche colpiti dall’alluvione del 17 settembre” sottolineano Michela Vitri e Andrea Biancani, i due consiglieri regionali di minoranza.
I danni sono sati quantificati in 70 milioni di euro. "Non sono arrivati né i fondi immediatamente stanziati dal precedente Governo, i 5 milioni di euro per le prime spese, né quelli previsti dall'attuale Governo per il 2022 pari a 200 milioni di euro- aggiungono- Le uniche risorse distribuite sono quelle ottenute dalle raccolte solidali promosse dai Comuni o dalle associazioni".
Eppure, Acquaroli ha detto che 200milioni dallo Stato erano già stati accreditati in regione. Biancani e Vitri ricordano che sin dalle prime ore dopo l'emergenza proposero alla Regione, senza successo, l'attivazione di un fondo regionale per anticipare a famiglie e imprese i soldi necessari per le prime emergenze ma la giunta preferì prevedere un fondo per il sostegno al credito.
"Sarebbe stato molto più utile assegnare contributi a fondo perduto per un'immediata ripartenza, attraverso delle iniezioni di liquidità da parte della Regione, in attesa dei trasferimenti statali- continuano i dem- Purtroppo i tempi, come temuto, si stanno dilatando e il rischio di spopolamento di quelle aree, dove la sopravvivenza delle attività economiche era già faticosa e complessa, cresce ogni giorno. È urgente che la Regione definisca una modalità rapida di assegnazione dei fondi messi a disposizione dallo Stato per la ripartenza delle attività produttive, agricole, commerciali e dei servizi, altrimenti il tessuto economico e sociale si sfalderà".
Un compito che spetterebbe al nuovo commissario, che sembrava fosse di nomina imminente, ma a quanto pare nella maggioranza non c’è intesa sul nome, che all’inizio si pensava potesse essere uno degli attuali assessori magari il vicepresidente Saltamartini, che però ogni volta che arriva sui territori, Fermano in primis, viene blindato dal gruppo della Lega.