FERMO – Chi apre e chi chiude, non c’è una linea comune tra i comuni di Fermo per quanto riguarda le scuole. L’allerta arancione diramata dalla Protezione Civile regionale ha spinto i communi principali a chiudere le Scuole Superiori, che solitamente comportano spostamenti lunghi e percorsi in auto.
Ma ora i sindaci dei piccoli comuni prendono decisioni a macchia di leopardo. Perché se è vero che i grandi possono garantire un pronto intervento per rimuovere un albero in una strada comunale, per chi magari ha un solo operaio diventa più difficile.
E così, mentre si monitorano i fiumi, in particolare l’Ete, senza dimenticare il Tenna, c’è chi con post e comunicazioni ai residenti ha deciso di chiudere ogni scuola: Montefalcone, Ortezzano, Magliano, Santa Vittoria, Petritoli, Monte Vidon Combatte, Monsampietro Morico, Moresco e Monterubbiano e Amandola. Altri probabilmente si aggiungeranno.
Prevenzione. Nel mentre prosegue il lavoro dei vigili del fuoco, che sono entrati in azione in tutta la provincia: 73 inetrventi per soccorso a persone, rimozione di frani, alberi pericolanti e allagamenti. Così come si monitorano i ponti, a cominciare da quello di Casette, dopo che è scattato l’allarme, chiuso per qualche ora e poi riaperto. È scattato il classico piano, con tavole di legno e sacchi posizionati a protezione di garage e ingressi di abitazioni.
A monitorare il tutto il sindaco con il suo vice e la Polizia municipale, fino a che non è arrivato il personale del Genio civile per controllare le arcate e il fluire di rami e detriti. Un ponte destinato a essere sostituito, finiranno così i problemi, già finanziati i lavori, ma se ne parla in autunno.
La Prefettura ha aperto la Soi, sala operativa integrata per le prossime 24 ore.
