PORTO SANT'ELPIDIO - "Ciò da cui ho imparato di più sono state non le vittorie ma le sconfitte. Ho perso tanto prima di vincere. Poi ho raccolto le prime soddisfazioni, fino alle Olimpiadi e ai Campionati europei e Mondiali, dal momento in cui ho iniziato a volere bene a me stessa e a essere circondata da persone positive". Parole di Elisa Di Francisca, ex schermitrice jesina, tra le più forti sportive italiane di sempre, intervenuta venerdì 19 aprile nell'aula magna del Polo Urbani di Porto Sant'Elpidio, per la decima edizione del progetto 'Allenarsi per il futuro' promosso da Bosch e dall'agenzia per il lavoro Randstad, per cercare di contrastare il fenomeno dei giovani che non studiano né lavorano, per il quale l'Italia detiene un record in Europa.
Un incontro coinvolgente, con molti interventi da parte dei ragazzi, su come cercare un lavoro e presentarsi al meglio a un'azienda. Oltre alla Di Francisca, all'incontro hanno preso parte Cristina Cecconi di Randstad Italia e Tatiana De Luca di Bosch Italia, introdotte dal vicepreside del Polo Urbani prof. Mario Andrenacci, il quale ha ricordato i molti titoli della Di Francisca e ringraziato le aziende per il loro sforzo rivolto ai giovani.
«I nostri giovani hanno bisogno di capire quanto sia importante prepararsi - ha detto Andrenacci - per rappresentare la parte viva della società». Parola quindi a Tatiana De Luca di Bosch Italia, che ha presentato in breve la storia e i principali dati della società e ricordato varie strategie per presentarsi efficacemente a un'azienda per aspirare a un posto di lavoro, compresa la cura del proprio profilo sui social network, dal momento che le aziende usano anche questi canali per raccogliere informazioni sui candidati collaboratori. Da parte sua, l'elpidiense Cristina Cecconi di Randstad Italia ha presentato la propria azienda e parlato del 'triangolo professionale', tra lavoratore, azienda e un mediatore come appunto Randstad.
L'intervento di Elisa Di Francisca è stato introdotto da un video intensamente applaudito, sulle sue imprese sportive. La campionessa ha ricordato la sua storia di 'ragazza ribelle' e i molti sacrifici affrontati per arrivare ai tanti risultati ottenuti; ha poi insistito sull'importanza delle scelte nella vita privata, a partire da quella di essere una mamma.
Tantissime le domande dai ragazzi e dai docenti sulle imprese sportive, ma anche sul rapporto di Elisa con i suoi figli. Parole 'magnetiche', seguite con attenzione da tutti i presenti. All'incontro hanno partecipato le cinque classi (dal primo al quinto) del Liceo Scientifico Sportivo, la 3ª A-B del Tecnico Economico, la 4ª A e la 4ª C indirizzo Enogastronomico.