FERMO – Non piove, fa caldo, la provincia è piena di turisti, l’acqua cala e così, come ormai consuetudine, la Ciip è costretta a razionare l’acqua di notte. Non ovunque, sia chiaro, ma in 17 Comuni sparsi tra Piceno e Fermano sì.
Codice Rosso, fase uno, che significa rimediare “alla riduzione delle portate in sorgente, al progressivo depauperamento degli impianti si soccorso, all’elevata e crescente domanda idrica da parte dell’utenza”. Con la scelta adottata, la Ciip è sicura di poter “garantire una equa distribuzione della risorsa idrica disponibile”.
La fase uno prevede la sospensione dell’erogazione idrica nelle ore notturne dalle 22 alle 6 del mattino in alcune zone del territorio. “Il punto è che se non dovesse bastare, scatterà una seconda fase – prosegue il presidente Giacinto Alati – con ulteriori chiusure su diverse zone del territorio”.
Da lunedì, niente acqua di notte a Servigliano in zona Curetta, nel centro abitato di Santa Vittoria in Matenano, nelle zone San Girolamo e Girola di Fermo, in contrada Castelletta di Monte Giberto, nel centro urbano e contrada San Michele di Lapedona, nelal zona Valdaso di Ortezzano.
Nella zona Picena sono invece interessate Castorano, Pagliare, il centro di Offida e la zona Cappuccini, il centro di Acquaviva e la contrada San Vincenzo, Centobuchi e Stella di Monsampolo.
“Nella situazione attuale di precarietà delle fonti di approvvigionamento potranno verificarsi temporanei disservizi anche in zone non inserite nelle aree interessate dalle chiusure programmate e/o in diverse fasce orarie” precisa Alati che invita i Comuni, le attività commerciali e i privati a verificare la manutenzione di impianti ad autoclave, ovvero serbatoi e pompe.