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Allarme di Confindustria Marche, Schiavoni: serve un piano energetico e di investimenti per superare la crisi

6 Aprile 2022

FERMO – Impennata dei prezzi. Quanto? “Le aziende sono preoccupate, tra gas ed elettricità in Italia siamo a +572% sul pre-crisi. Se questo prosegue metteremo a rischio l'attività nei settori energivori" sottolinea Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Marche.

Rincari energetici, aumento delle materie prime, il settore industriale è il più penalizzato. Questo si traduce in una brusca compressione dei margini operativi, data la difficoltà di trasferire ai clienti i rincari delle commodity, ed è tendenzialmente maggiore nei settori più a valle, quelli che producono beni di consumo, che sono più vicini alla domanda finale".

Stando al Centro Studi Confindustria, c’è stata una contrazione della produzione industriale a febbraio di -0,3%, dopo una diminuzione di -0,8% a gennaio. “Gli imprenditori sono preoccupati perché le aziende hanno difficoltà nel fronteggiare il rincaro dell'energia che, nonostante gli interventi governativi messi in campo per far fronte allo shock, comprime i margini delle imprese al punto da rallentare la produzione”.

A questo, prosegue Schiavoni, si aggiunge la guerra in Ucraina: “Ora come non mai serve un piano energetico che ci accompagni almeno per i prossimi anni, senza dimenticare le tante sfide che attendono le imprese: far ripartire gli investimenti per la digitalizzazione, innovazione e ricerca, la sostenibilità ambientale, la presenza sui mercati internazionali. Tutti fattori che spingono la ripresa".

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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