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Allarme della Confapi: "Superbonus, se non cambiano le norme sulla cessione dei crediti si fermeranno i cantieri"

5 Febbraio 2022

FERMO – Houston, o meglio Mario, abbiamo un problema. Il Mario a ci si rivolgono i vertici del settore edile italiano è Draghi. Il problema è semplice, anche se parrebbe schiacciato dai numeri. “Nel 2020 il valore degli investimenti in costruzioni ha sfiorato i 135 miliardi di euro, dei quali il 45% del totale finalizzati sulle abitazioni per oltre 67 miliardi. Di questi, circa 42,5 miliardi riguardano le ristrutturazioni, il segmento più interessato dal Superbonus” spiega Roberto Torretti, coordinatore Confapi Aniem, ovvero dei costruttori edili.

Numeri che sono migliorati nel 2021. Secondo il monitoraggio Enea – Mise - Mite al 31 dicembre si rilevano 95.718 interventi legati al Superbonus per 16,2mld di euro (11,2mld di questi, ovvero il 70%, si riferiscono a lavori già realizzati). In un solo mese (30 nov. - 31 dic.) si contano più di 26mila interventi aggiuntivi per un importo di 4,3mld. Si tratta dell’incremento assoluto più elevato mai registrato finora. In termini percentuali l’aumento, rispetto a fine novembre, è stato del 37,9% nel numero e del 35,8% nell’importo.

Ma tutto questo ora è a rischio: “La maggior parte delle imprese italiane e marchigiane del comparto edile sono piccole, a gestione familiare, il nuovo decreto legge del 27 gennaio che elimina la possibilità di cessioni illimitate dei crediti d’imposta per i Bonus edilizi, rischia di spazzarle via” prosegue Torretti.

Confapi comprende la ratio del provvedimento, ovvero limitare le frodi, “ma così rischia solo di penalizzare un intero sistema che dà lavoro a moltissime famiglie e creando danni enormi a coloro che hanno lavori avviati nei propri condomini e che rischiano di vederli sospesi”.

Se si dovesse bloccare il sistema, molti posti di lavoro si perderanno rallentando in maniera definitiva la ricostruzione. “Solo unendo le forze tra aziende e associazioni di categoria potremo fermare questo provvedimento che si abbina all’aumento di prezzi delle materie prime, dal cemento all’acciaio, ai contagi che non hanno risparmiato gli operai edili” ribadisce il coordinatore.

La richiesta è una e chiara: rivedere urgentemente le norme intervenendo con lo stralcio della modifica al sistema di cessione del credito.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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