SMERILLO – Riportare alle proprie origini i nipoti degli italiani che, a suo tempo, lasciarono l’Italia per fare fortuna all’estero, permettendo loro non solo di recuperare i legami del passato ma di conoscere i bellissimi borghi di quella “Italia minore” che ha tanto da dire e tanto da dare. Ed anche di innamorarsene.
Questo è l’obiettivo che si prefigge il progetto “Il turismo delle origini” messo in campo dall’Agenzia Living Italy, impegnata da anni a portare nei piccoli borghi coloro che, pur avendo origini italiane, vivono in diverse parti del mondo e possano essere interessati a riscoprire le loro origini e a conoscere luoghi unici. Un progetto che mira a creare un ponte emozionale, culturale, turistico e di sviluppo economico che possa concretizzarsi in una futura inversione di tendenza con stranieri che scelgono i piccoli borghi.
Smerillo è uno di questi. In occasione della tradizionale castagnata in piazza, arrivata alla sua 42° edizione, un gruppo di turisti, figli e nipoti di immigrati italiani, ha fatto visita al borgo che conta appena 330 anime: una piccola comunità pronta ad aprire le porte non solo a chi vi si recasse per turismo stagionale ma anche per chi volesse, perché no, scegliere di viverci.
Gli ospiti sono stati accolti con calore dall’Amministrazione comunale e da tutta la comunità impegnata nella castagnata che è ormai diventata un evento catalizzante dell’autunno della Comunità Montana dei Sibillini, cresciuta negli anni arrivando a chiamare a raccolta un altissimo numero di visitatori.
Invitati ad apprezzare il bellissimo panorama – seppur non al suo meglio della visibilità per via di una caratteristica giornata uggiosa di novembre – gli ospiti hanno avuto modo di conoscere da vicino le tecniche di cottura della castagna così come del cosiddetto “acquaticcio”. Ma hanno avuto occasione, soprattutto, di “vivere” Smerillo ed apprezzarne le particolarità e potenzialità.
“Ci adoperiamo per far conoscere i nostri, bellissimi borghi – dice Aldo Giustozzi dell’Agenzia Living Italy – perché i luoghi più noti della nostra bella Penisola si promuovono già da soli. In passato gente del posto emigrava per andare a cercare fortuna mentre oggi i loro nipoti tornano a conoscere e vivere in quei luoghi che gli hanno dato i natali. Dall’altra parte, i piccoli borghi che soffrono di un costante spopolamento, hanno modo di valorizzarsi aprendo le porte a chi potrebbe scegliere di non restare un semplice turista ma di tornare a viverci recuperando legami e godendo allo stesso tempo della bellezza di territori che non hanno nulla da invidiare a centri più grandi”.
I visitatori hanno apprezzato l’aspetto culinario della loro visita ma, soprattutto, il calore oltre che la bellezza e la tranquillità del posto. L’Amministrazione comunale, da parte sua, ha partecipato ad uno specifico progetto del Ministero rivolto al cosiddetto “turismo delle radici” e la collaborazione con l’Agenzia Living Italy rientra proprio in questo contesto con l’obiettivo di creare nuovi legami che possano portare, in prospettiva futura, ad una nuova crescita del borgo sia sul fronte del ripopolamento degli ambienti che della disponibilità di manodopera, sempre più carente.