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Alghe, danza e matematica, logica: Fermhamente parte alla grande. La Polizia Scientifica: la sicurezza è la base della competenza

21 Ottobre 2022

FERMO – Pietro Greco e Piero Angela aleggiano sopra la Sala dei Ritratti. Sono due maestri, magari di livello diverso, ma di certo uniti dallo stesso fine: “La scienza è di tutti, abbiamo l’obbligo di raccontarla bene. Anche quella meno facile”. Lo dicevano e lo facevano. Nel suo piccolo, il festival Fermhamente diretto da Andrea Capozucca prova a dare il suo contributo.

Si è aperta così, con un incontro dal sapore internazionale, l’edizione in presenza. Internazionale perché ospiti d’eccezione sono Beatriz Castelar, oceanografa esperta di alghe, ed Erik Stern, americano coreografo tra i massimi esperti mondiali dell’utilizzo del corpo come canale di apprendimento e docente alla Weber State University (Ogden, Usa).

Un festival che torna in presenza, ma ricominciare non è facile. “La gente ha perso l’abitudine dopo due anni, ma noi ce la faremo. Perché il presupposto per fare bene c’è grazie al mondo che ruota attorno a questo festival. Partecipare piace, le scuole arrivano anche da fuori provincia” sottolinea il sindaco Paolo Calcinaro che ha un obiettivo: “Sollecitare la mente: mi ricordo quando nel 2019, ancora in presenza, mi ritrovai per un’ora intrappolato nei giochi di logica. È bello mettersi alla prova”.  Connessioni e legami, da qui bisogna muoversi.

C’è tanta scienza ovunque e di certo ce ne è dentro il mondo della Polizia, che per l’inaugurazione muove i suoi big: il questore Rosa Romano e il dirigente della Scientifica interregionale Olivieri. “La tecnologia fa parte del mondo attuale, le connessioni di tutti i tempi” esordisce il questore.

In questo ambito, la Polizia di Stato racchiude in sé biologia, chimica, fisica, dattiloscopia. Chi lavora alla Scientifica è un tecnico, uno specialista. “Un gruppo nato nel 1902 con la lente di ingrandimento, da quel momento con le connessioni aperte con il mondo della scienza si sono raggiuti livelli di eccellenza. Dal rilevamento delle impronte alle indagini balistiche, la visualizzazione in 3 D del crimine. La si trova in tanti posti la Scientifica, non solo nei fatti di cronaca nera, anche nelle manifestazioni con telecamera in mano”. annuisce Olivieri che divide le due parole, Polizia e Scientifica, che nascondono connessioni.

“La Polizia è sempre connessa al territorio. Per fare scienza ci vuole competenza (scuola, università, economia), ma per questo serve come base la sicurezza. È il primo gradino che consente a un territorio di potersi sviluppare e la Polizia per questo agisce. La seconda parola è Scientifica, dove si ritrovano tanti specialisti che si mettono in connessione. Abbiamo biologi, pensiamo al mondo del Dna legato alle indagini con una banca dati sviluppata dal 2016. Chimica, che - prosegue Olivieri - garantisce le analisi stupefacenti. Balistica, che è fondamentale per ogni indagine legata all’uso di armi. La dattiloscopia, le indagini elettroniche, il miglioramento delle immagini. Tutto passa per la scienza. Ogni progresso serve anche a noi per combattere il crimine. Per questo connessioni con le università. E accresciamo la passione e la curiosità tra i giovani”.

Questo inizio di Festival con protagonisti così diversi uno dall’altro è l’emblema di Fermhamente, che vuole aumentare le connessioni. Certo, ci si aspettava una presenza maggiore dentro la Sala dei Ritratti, ma su questa ‘connessione’ con la città è evidente che bisogna ancora lavorare. Anche perché Stern e Castelar valevano la presenza e hanno aiutato “a ricordare che la scienza è parte della cultura dell’uomo e non è solo legata al laboratorio, al genio improvviso, perché è per tutti”.

Per la brasiliana un concetto molto semplice che resta per tutti: “Se ci sveglissimo un giorno e ci accorgessimo che le alghe marine fossero sparite, se ne producono 30milioni di tonnellate all’anno, cosa ci potrebbe succedere? Producono una infinità di sostanze e composti bioattivi e sono più connesse al nostro quotidiano di quanto possiamo immaginare, per cui diventa difficile progettare un futuro possibile senza di loro”.

E così per Stern che usa l’arte come linguaggio per aiutare l’apprendimento. “Le persone pensano in diversi modi: cinestesicamente, simbolicamente, interpersonalmente e altro ancora. Con il mio metodo emergono le connessioni tra i processi matematici e artistici che permettono, ad esempio agli studenti, di acquisire la titolarità del loro apprendimento matematico, costruendo al contempo strategie per affrontare l'ansia da matematica e sviluppare atteggiamenti positivi nei confronti della classe” conclude il professore americano che sarà protagonista anche nei prossimi giorni con laboratori per le scuole, in attesa che nel we si aprano le porte di Fermhamente a famiglie curiosi.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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