di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO - Ma come funzionerà il turismo in spiaggia, in albergo e dentro i villaggi vacanze delle Marche? L’assessore Moreno Pieroni, affiancato dal governatore Luca Ceriscioli, dall’assessora Manuela Bora e dal presidente Anci Marche Maurizio Mangialardi, fa il punto dopo che il protocollo è stato approvato in Giunta. In attesa del maxi piano di comunicazione in fase di definizione, ci sono le linee guida fondamentali.
Prima certezza: la stagione balneare ufficialmente partirà il 29 maggio. “Abbiamo quattro protocolli per il settore della ricettività. Per gli alberghi (anche B&B e agriturismi sono stati inseriti per volere del presidente, ndr) nelle stanze sarà obbligatoria la sanificazione a ogni cambio cliente e quotidianamente una igienizzazione. All’ingresso distanziamento e mascherine. Nel ristorante interno nessun buffet, ma camerieri che serviranno sui piatti e non vassoi per evitare promiscuità”. Una cosa è chiara, nelle Marche sicurezza totale sarà il messaggio da vendere.
C’è poi la questione villaggi e campeggi: “Abbiamo un protocollo specifico che disciplina ad esempio le piscine. Abbiamo previsto che sul bordo possono essere posizionati lettini ma distanziati di due metri. Dentro le piscine, ogni dieci metri quadrati possono entrare al massimo quattro persone”. Indicazioni anche per la gestione dei servizi igienici, più complessa nei villaggi. “Sanificazioni 2/3 volte al giorno e igienizzazioni continue. Messaggio di attenzione sanitaria deve essere quello fondamentale”
Poi ci sono i balneari, un percorso non semplice: “Abbiamo coniugato la sanità con le legittime esigenze delle strutture. Abbiamo deciso un percorso comune tra noi, Emilia Romagna e stiamo ragionando con l’Abruzzo. Ogni 10, 5 metri quadri un ombrellone. Chi prende lettini separati rimane ai due metri di distanziamento a meno che non siano familiari, che possono stare sotto un ombrellone fino a quattro persone. Per la struttura ‘consigliamo’ che le docce calde al chiuso siano evitate, meglio averle all’aperto”.
Per i controlli, i balneari privati devono controllare, poi ci saranno da parte delle forze dell’ordine, in particolare la Capitaneria di Porto, azioni indipendenti. Nodo spiagge libere. Importante dialogo con il presidente Anci Mangialardi che ha portato le richieste dei comuni. “Le spiagge libere devono rimanere come negli anni passati. Distanziamento di due metri e quattro metri tra un ombrellone e l’altro. Vogliamo lasciarle il più possibile aperte alla fruizione dei marchigiani, dando possibilità di utilizzarne alcuni spazi ai balneari. Ricordiamo che il controllo spetta alle amministrazioni comunali, che possono anche appoggiarsi ad associazioni”.
Infine, lo sport nelle strutture al mare: “Vietati quelli di gruppo. Si possono usare gli spazi per il beach volley per mettere ombrelloni, abbiamo scelto di dare una possibilità in più”.