FERMO – Il natale di Fermo è ufficialmente iniziato. La fiera di Natale ha aperto la giornata, animando le prime ore sotto il sole. La lunga coda per ammirare la casa di Babbo Natale, opera d’arte della contrada Campolege ha fatto capire a chi parcheggiava lontano dal centro che era nel posto giusto. Le scenografie realizzate dagli alunni dell’Artistico hanno reso la pista di ghiaccio più bella e non solo funzionale. Le luci che hanno arricchito il corso, un po’ meno piazzale Azzolino, e guidano le persone dentro e fuori piazza del Popolo.
Ma è il taglio del nastro della mostra dei presepi alle piccole cisterne il vero momento che sancisce l'inizio della magia del Natale di Fermo. Un taglio del nastro che quest’anno ha visto una grande assenza, quella di Mauro Nucci, giornalista e grande fautore della mostra oltre che di tante altre iniziative della Pro Loco.
Scomparso da poco, Nucci è stato ricordato in apertura dal sindaco Paolo Calcinaro: “Questa esposizione è il simbolo della città, dedico questo momento a Mauro”. Il nipote, Domenico Nucci, si commuove mentre ne parla e consegna alla moglie del giornalista scomparso, accompagnata dalla figlia, una piccola pergamena ricordo.
Un momento malinconico che aumenta però la magia di ogni presepe, che nelle sue statuine racconta la vita, la fede, la speranza. Sono 47 i presepi ammirabili, di ogni tipologia. Arrivano dalle province di Fermo, Macerata, Ascoli Piceno Pescara.
“Nessuno può capire quanto lavoro ci sia dietro questa mostra. Serve grande fiducia per affidare a qualcuno la propria opera d’arte. E poi, ogni presepe è diverso e ogni presepe richiede un lavoro per farlo rendere al meglio a livello espositivo, per giorni qui dentro sembra una falegnameria” racconta Domenico Nucci, a nome dell’associazione Amici del presepe, che ha presentato a sua volta un vero capolavoro con un presepe realizzato nel tronco di un albero.
“Ogni anno presentiamo presepi differenti, grazie all’accordo con altre realtà, proprio per permettere alle persone di avere qualcosa da ammirare. 15 dei nostri li abbiamo prestati a Monte Vidon Corrado per una nuova esposizione” prosegue Nucci. “Non potete capire quanto amore ci sia in quello che vedete” riprende il presidente della Pro Loco di Fermo mentre gli zampognari iniziano a suonare.
Non resta che visitarlo, perdersi tra le vie del centro fermandosi nelle casette del mercatino mai come quest’anno piene di merce di qualità e magari pattinare nella maxi pista, che ogni giorno porta con sé polemiche ma che il giorno dell’Immacolata l’ha vissuto da protagonista, sempre piena di ragazzi. Bello anche lo spazio che richiama le tende del deserto, luci soffuse, tappeti e calore all’interno, guglie colorate all’esterno. La magia è atterrata su Fermo.
r.vit.