di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO – Carlo e Luca sono cresciuti insieme a Camerino. Sono amici da sempre e oggi, dopo tanti anni e lunghe esperienze nel settore del commercio, dalla ristorazione alla gelateria, hanno deciso di unirsi e di investire su Porto San Giorgio.
È nato così il ‘Wine Point Camerino-PSG’, un locale fronte mare a Porto San Giorgio, a pochi passi dalla spiaggia, sul lungomare vicino a via Oberdan, in pieno centro. “Portiamo la nostra terra sulla costa, uniamo i prodotti dei Sibillini a quelli del mare, il tutto partendo dai migliori vini”, spiegano sorridenti. Una sorta di enoteca gastronomica in cui il must sono gli aperitivi: con i prodotti tipici del maceratese, ma anche di pesce o vegetariani.
Poche settimane fa il taglio del nastro affidato al sindaco Valerio Vesprini, contento non solo per la nuova attività, ma proprio per l’idea di valorizzare aree interne e mare, un connubio che è poi la forza delle Marche. Una regione in cui in un’ora puoi passare dalla spiaggia al fresco della montagna o alle piste da sci in inverno.
“La prima attività la aprimmo insieme nel 1993, un pub a Camerino. Poi – racconta Luca Antonini, cognome noto perché ancora dà il nome alla gelateria di piazzale Azzolino a Fermo – abbiamo gestito una discoteca. A quel punto, ci siamo professionalmente divisi, Carlo si è dedicato al ristorante pizzeria in zona universitaria, io al gelato e alla rappresentanza di macchinari professionali per la ristorazione. Oggi ci ritroviamo, uniti dalla stessa passione per il vino”.
Wine Point ha un vantaggio, posti all’aperto inclusi quelli ambiti sulla botte vista mare, e numerosi tavoli all’interno, circa 30 posti, che lo renderanno un riferimento anche in autunno e inverno. “Per questo stiamo già programmando degustazioni settimanali ogni volta con una cantina differente. Partiremo da quelle a noi più vicine e poi ci allargheremo” spiegano.
“Il nostro è un progetto un po’ diverso, volevamo portare l’entroterra e i suoi sapori a Porto san Giorgio, avvicinando così residenti e turisti a una zona che magari non andrebbero a visitare”. Progetto ambizioso, che ha nella qualità la sua forza.
“Chi entra qui non si limita a bere e mangiare, respira le Marche nella sua interezza. Chiaro che Pecorino e Passerina attirano a primo impatto, ma i vini sono così tanti e diversi, importante è raccontarli. E noi su questo ci puntiamo”.
C’è poi il food. “Siamo un locale da aperitivo, da dopocena rilassante da accompagnare con i nostri taglieri. Abbiamo un menu carne, con i salumi di Camerino, a cominciare dal ‘re’ ciauscolo, e i formaggi del caseificio Pastorello di Visso, e uno pesce, grazie all’accordo con dei pescatori locali che ci forniscono e materie prime più fresche. E poi ci aggiungiamo i fichi della Mattera, dove prendiamo anche miele e marmellate, le pesche della Valdaso e la cipolla di Pedaso, per citare alcuni prodotti”.
Chi prova, apprezza e torna, “magari per provare il pesce dopo aver testato i nostri salumi” riprende soddisfatto Luca. “Chiunque viene a mangiare si trova bene, abbiamo ottimi feedback, di certo questa estate un po’ scarica non aiuta, ma le persone non mancano. Siamo sicuri che l’inverno sarà ancora più coinvolgente, considerando che tanti chalet chiudono” aggiunge Carlo.
Il cliente se vuole può anche comprare il vino, oltre ai salumi: tanti prodotti serviti si possono acquistare. “E tra qualche mese avremo anche il torrone, che da sempre caratterizza la città camerte”. Insomma, la sfida è iniziata, per vincerla serve pazienza e cura del dettaglio, quello che ha spinto i due amici a prendere ad esempio il gin Vettore, un 43 gradi profumato che rende speciale i cocktail. “E’ una opportunità in più per chi sceglie Wine Pont e questo vale anche per gli amari che sono legati ai Sibillini. Crediamo in quello che facciamo perché in ogni cosa c’è la terra che amiamo e che merita di essere provata e conosciuta” concludono i titolari Luca Antonini e Carlo Matteucci.
