FERMO - Ambientato in una comunità di immigrati siciliani a Brooklyn, Uno sguardo dal ponte sabato 29 e domenica 30 aprile conclude la stagione di prosa del Teatro dell’Aquila di Fermo - promossa dal Comune di Fermo con l’AMAT e con il contributo della Regione Marche e del Ministero della Cultura - con l’interpretazione di Massimo Popolizio, indiscusso Maestro della scena che firma anche la regia.
Il destino ineluttabile, da cui si può essere vinti e annientati, guida la trama di questo capolavoro della letteratura americana. Il dramma di Arthur Miller, scritto nel 1955 a partire da un brutale fatto di cronaca, narra le disavventure di un immigrato italiano a New York, dilaniato da una morbosa passione. Massimo Popolizio ne fa un grande racconto teatrale con la potenza espressiva di un film, affiancato sul palcoscenico dagli attori Valentina Sperlì, Raffaele Esposito, Michele Nani, Lorenzo Grilli, Gaja Masciale, Felice Montervino, Marco Mavaracchio, Gabriele Brunelli.
Scrive Miller: “L’azione della pièce consiste nell’orrore di una passione che nonostante sia contraria all’interesse dell’individuo che ne è dominato, nonostante ogni genere di avvertimento ch’egli riceve e nonostante ch’essa distrugga i suoi principi morali, continua ad ammantare il suo potere su di lui fino a distruggerlo”. “Ecco questo concetto di ineluttabilità del destino e di passioni dalle quali si può essere vinti e annientati – afferma Massimo Popolizio - è una “spinta” o “necessità” che penso possa avere ancora oggi un forte impatto teatrale. Tutta l’azione è un lungo flash-back, Eddie Carbone, il protagonista, entra in scena quando tutto il pubblico già sa che è morto. Per me è una magnifica occasione per mettere in scena un testo che chiaramente assomiglia molto ad una sceneggiatura cinematografica, e che, come tale, ha bisogno di primi, secondi piani e campi lunghi. Alla luce di tutto il materiale che questo testo ha potuto generare dal 1955 (data della sua prima rappresentazione) ad oggi, cioè film, fotografie, serie televisive credo possa essere interessante e “divertente” una versione teatrale che tenga presente tutti questi “figli”. Una grande storia… raccontata come un film… ma a teatro. Con la recitazione che il teatro richiede, con i ritmi di una serie e con le musiche di un film. Ci sarà un ponte, ci sarà una strada e in questa strada dei mobili, che sono la memoria della famiglia Carbone… Arriva l’avvocato Alfieri, la sua funzione somiglia a quella di un coro greco, è presente nel racconto e al contempo è spettatore fuori dalla scena, ci introduce nella vicenda che, non dobbiamo dimenticare, trae origine da un fatto di cronaca nera dal quale Miller fu profondamente turbato”.
La traduzione del testo è a cura di Masolino D’Amico, le scene sono di Marco Rossi, i costumi di Gianluca Sbicca, le luci di Gianni Pollini, il suono di Alessandro Saviozzi, la produzione dello spettacolo è di Compagnia Umberto Orsini, Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.
Informazioni e prevendita: biglietteria del Teatro 0734 284295, AMAT 071 2072439 e biglietterie del circuito vivaticket anche on line. Inizio spettacoli: sabato ore 21, domenica ore 17.
© Yasuko-Kageyama