PORTO SANT'ELPIDIO- È stato presentato stamattina al Polo culturale Gigli il progetto "Wanna Be In – I Giovani si fanno spazio”. Si tratta di un’iniziativa finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, realizzato in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Faro, l’AMAT e con la partecipazione dell’Istituto scolastico Urbani. Si tratta di uno dei 6 progetti nelle Marche e unico nel Fermano, vincitore dell’avviso pubblico Giovani in biblioteca.
Ruotando intorno al concetto di libro, saranno promosse attività e servizi gratuiti per 18 mesi: si va dall’orientamento formativo e professionale alla prevenzione digitale, ci saranno cineforum, gruppi di lettura, laboratori musicali, teatro, videomaking, scrittura creativa e live set. Le attività saranno realizzate prevalentemente al Polo culturale Gigli, con aperture straordinarie della biblioteca Cuini anche in orario serale e il sabato pomeriggio. Sono previste attività anche all’istituto Urbani.
“Questo progetto ha avuto una lunga gestazione, dal 2022, quando il polo Gigli non era ancora aperto e non ne potevamo conoscere ancora il potenziale – ricorda la dirigente dell’area politiche sociali di Porto Sant’Elpidio Pamela Malvestiti – abbiamo trovato, attraverso avviso pubblico, la partnership del Faro e di Amat e si è costituita un’equipe che ha lavorato con un ottimo affiatamento”.
“Le idee sono partite proprio dai giovani – aggiunge Giulia Bernardini - Per la programmazione delle attività e la scelta delle tematiche, il Comune ha creato una cabina di regia che ha coinvolto una delegazione di studenti del Polo Urbani. Il cardine delle attività è il libro, inteso come mappa intorno a cui si snodano le diverse proposte”.
“Raccogliamo il frutto di un lavoro partito da lontano con partner di ottimo livello – commenta il sindaco Massimiliano Ciarpella – gli uffici sono stati lungimiranti realizzando una proposta ampia, che spazia tra diversi settori, stimolando i ragazzi, senza trascurare l’importante aspetto legato alla formazione e all’orientamento”. Il presidente Amat, Piero Celani, insieme a Daniela Rimei, plaude “al fermento che si respira nel mondo giovanile e che le istituzioni debbono saper interpretare. Amat ha attivato il percorso Scuola di platea, che è già partito e martedì scorso ha visto la partecipazione di 66 studenti al Teatro delle Api per lo spettacolo La Lupa, mentre la mattina dopo gli attori hanno incontrato i ragazzi a scuola”.
“Noi della Cooperativa Il Faro abbiamo organizzato un fitto calendario di incontri con le classi in tema di orientamento, prevenzione digitale ed educazione affettiva – aggiunge Manuela Gaspari – L’obiettivo è quello di fare massa critica. Tra le iniziative, avremo un incontro aperto alla cittadinanza dal titolo La sessualità in rete previsto per il 22 marzo”.
“Stando a contatto con gli studenti conosciamo tante sfaccettature– le parole del vicepreside del polo Urbani, Mario Andrenacci – Non sempre il territorio sa dare risposte alle loro esigenze, in questo caso sono proprio i ragazzi i protagonisti del progetto, si riesce così a comprenderne il linguaggio e gli obiettivi”.
“La scuola è abitualmente luogo di apprendimento e di nuove esperienze cognitive e sociali – conclude la prof. Annalinda Pasquali, docente dell’Urbani - quando gli studenti contribuiscono alla proposta di argomenti da affrontare in classe si riesce ad incidere sempre con successo sul pensiero e anche sui sentimenti. Le attività di Wanna be in sono coerenti con la programmazione curricolare, ma ne hanno arricchito i punti di vista. L'interesse dimostrato in aula conferma che quando i giovani sono coinvolti sanno indicarci e scegliere ciò che è per loro utile”.