FERMO – Una Range Rover cabrio porterà d’ora in poi i bambini dal reparto di Pediatria del Murri al blocco operatorio per gli interventi programmati. Un modo per rasserenare uno dei momenti più difficili. “Una ditta sensibile, l‘ennesima che incontriamo, ci ha fatto questo dono” esordisce Roberto Grinta, direttore generale dell’Ast di Fermo.
C’è un mondo attento alle problematiche sanitarie di questa provincia. “Una macchina elettrica che da oggi è operativa”. Un modo per rendere più dolce il percorso del bimbo verso la sala operatoria, in particolare verso gli interventi del reparto di otorino laringoiatria diretto da Giorgio Zaraca.
Il primo bambino che ci sale è davvero felice. In un attimo capisce come si accende, attiva anche la musica, Poi, ma lui non lo sa, c’è anche un telecomando in mano al dottore che lo pilota in maniera sicura lungo il corridoio del reparto e poi fuori, verso l’ascensore che lo porterà dove troverà la miglior riposta per il suo problema di salute.
Solo l’otorino ogni anno effettua un’ottantina di operazioni tra i bambini dai quattro anni in su, prima invece sono indirizzati al salesi. “Un paio di interventi a settimana, dalle tonsille alle adenoidi. Parliamo – spiega il primario Zaraca – di interventi sempre delicati, in anestesia totale su un bambino che non è un adulto piccolo ma ha caratteristiche completamente differenti da gestire. Serve una preparazione apposita e infatti non tutti i chirurghi si occupano di otorino pediatrica”.
L’intuizione del dono è venuta alla Sc Forniture Ospedaliere. “Riteniamo che questo oggetto insieme alle attenzioni degli operatori sanitari aiutino i piccoli pazienti ad allontanare le paure che li rattristano in questi momenti. Pensiamo che utilizzare il gioco in queste situazioni aiuti anche nel pieno recupero dei bambini” spiegano Raniero Screpanti e Giorgio Formentini.
Per la primaria Albano un nuovo tassello che si inserisce in un reparto che sta lavorando senza sosta, anche grazie alla ginecologia che in una notte è stata capace di far nascere nove bambini in una notte, quattro maschi e cinque femmine. “Per noi – commenta la primaria – è l’ennesimo modo per umanizzare le cure, per accompagnare con gentilezza i bambini in sala operatoria”.
Un dono che piace anche a Renato Rocchi, responsabile delle professioni sanitarie: “Una iniziativa che va nella strada di migliorare il comfort dei piccoli pazienti e diminuire l’ansia. Un tentativo di ridurre la paura e speriamo che funzioni, una sperimentazione che anticipa una serie di iniziative che stiamo prevedendo peer il nuovo ospedale dove il trasporto dei pazienti in età pediatrica sarà da valutare bene. Chiederemo sempre più aiuto a robottini e trasferimenti guidati per ridurre anche l’organizzazione interna e umanizzare il tutto”.
Quell’umanità, “portata anche dalla dottoressa Albano”, che spinge sempre più neo mamme a scegliere il Murri e il primario Scartozzi per il loro parto. “Un grazie, dopo una notte come quella appena vissuta, è d’obbligo. Penso al dirigente medico Simona Sebastiani e all'ostetrica Laura Mancini. Nove parti in così poche ore sono un evento eccezionale che si inserisce in un quadro di crescita dei parti al Murri, anche grazie all'avvio della parto-analgesia, una passione delle dottoresse Cola e Monti, e sono anche la prova provata della rinnovata fiducia della Uoc di Pediatria diretta dalla dr.ssa Albano" la conclusione del primario di Ostetricia e Ginecologia Scartozzi.
r.vit.