MONTEGRANARO – Domenica si aprono le porte dei padiglioni della Fiera di Rho. È il giorno del Micam, oltre che del Mipel. E come sempre il distretto fermano maceratese sarà protagonista della 95esima edizione.
Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo, siete pronti?
“Il peso del nostro territorio è nelle 108 aziende calzaturiere che porteranno i loro campioni al Micam fino al 22 febbraio”.
Quali sono le città più rappresentate?
“Le aziende che provengono da tutta la Regione Marche, in maggioranza da Montegranaro, Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare. Poi tanti altri comuni che rendono il nostro distretto un unicum per estensione e tipologie di produzione”.
Marche prima realtà d’Italia?
“Senza alcun dubbio, ancora di più aggiungendo le 100 imprese che partecipano a Lineapelle e le 20 del Mipel. Ormai tutti i report nazionali evidenziano che l’export del distretto calzaturiero è il primo delle Marche. E anche per questo il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, insieme con gli assessori e i vertici dell’economia marchigiana, sarà al Micam. Un segnale di vicinanza e anche di riconoscimento del nostro ruolo. Che va oltre la produzione di scarpe, siamo il biglietto da visita della bellezza in tutto il mondo”.
Le collezioni?
“Belle e innovative, hanno come filo conduttore la qualità. Siamo speranzosi, qualcuno ci definisce folli, ma la verità è che siamo consapevoli di quello che facciamo. L’estivo è stato venduto molto bene, il lavoro sui campioni è eccellente. Il momento è favorevole, non ho dubbi che durante il Micam ci sarà anche chi continuerà a vendere l’estivo, pur concentrandosi sull’invernale che per il distretto fermano – maceratese incide maggiormente sui fatturati. Ora speriamo che la risposta dei buyer sia importante, di certo torneranno da tutto il mondo”.
Buone indicazioni dai buyer?
“Dalla Corea al Belgio, poi Germania e Stat Uniti. Insieme con l’Ice la nostra associazione si è mossa bene. Se saranno confermate le registrazioni, rivedremo finalmente anche i clienti dell’estremo Oriente, che mancano da anni in fiera”.
Come siete riusciti a raggiungerli?
“Assocalzaturifici ha organizzato una campagna di pubblicità e incoming nei mesi precedenti. E poi abbiamo l’aiuto continuo di Camera di Commercio e azienda speciale Linea”.
Il Micam da sempre è anche momento di riflessione, avete pensato a qualcosa?
“Affronteremo i temi caldi del calzaturiero. Lo faremo attraverso momenti di confronto all’interno dello stand di Confindustria Fermo che nei giorni del Micam diventa la casa degli associati e delle istituzioni come Linea, Svem, Regione e Camera di Commercio. Importante il focus sul mercato americano, ma soprattutto parleremo di formazione: dobbiamo trovare la strada giusta. Avendo con noi Regione e Camera, discuteremo anche di nuovi bandi consapevoli che le aziende li attendono”.
Insomma, vede rosa?
“Non va mai dimenticato che il Micam è la fiera degli ordini, non è una passerella, quindi serve concretezza. Di certo al termine della quattro giorni di esposizione misureremo la salute del settore che è stato compromesso da guerra e pandemia, ma ora vive una ripresa che dobbiamo consolidare. In Italia e nel mondo, sapendo che l’Oriente è pronto a ricompare con continuità, come l’ex Csi, tanti i buyer che si sono pre registrati, e soprattutto il Kazakistan che è sempre più attratto dalle nostre produzioni”.
@raffaelevitali