FERMO - Quest'anno è terminato il progetto di tutela delle acque in Valdaso che incentivava gli agricoltori all'utilizzo di tecniche integrate nelle proprie coltivazioni e nei giorni scorsi, quando ormai manca poco alla scadenza dei termini per poter dare continuità al progetto, è cresciuto fra le imprese il timore di perdere il sostegno in questa attività di alto valore agroambientale. Esordisce così la Coldiretti Ascoli Fermo nell'annunciare il proprio sostegno al Sindaco di Altidona, Giuliana Porrà, garantendo così la possibilità di dare continuità al progetto sulla lotta integrata (PSR MARCHE Misura 10).
Coldiretti fornirà supporto tecnico sia in questa fase di presentazione della domanda in Regione Marche ma anche successivamente e, per la prima volta, scenderà in campo anche aderendo formalmente al partenariato che coinvolgerà i comuni di Altidona, Campofilone, Carassai, Fermo, Force, Lapedona, Montalto delle Marche, Monterinaldo, Monte Vidon Combatte, Montedinove, Montefiore dell'Aso, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Rotella.
Inoltre, Coldiretti ha presentato al Sindaco Porrà una proposta per allargare il progetto ai comuni della Valtesino, rimasti esclusi dalla possibilità di dare continuità ad un loro progetto, che coinvolgeva tante imprese vitivinicole anche dei comuni della Valtronto per carenza dei prerequisiti previsti dai bandi 2023 di Regione Marche.
"Ci siamo sentiti in dovere di scendere in campo per scongiurare che alle imprese della Valdaso venisse preclusa la possibilità di continuare ad investire su un modello di agricoltura che fa bene all'ambiente" - commenta Stefano Mazzoni, Presidente di Coldiretti Ascoli Fermo. "I tecnici del Comune di Altidona stanno già lavorando con i nostri per presentare la domanda in Regione e ringrazio Giuliana Porrà per non aver 'mollato', nonostante le enormi difficoltà burocratiche che il suo Comune ha affrontato negli ultimi anni. Inoltre - prosegue Mazzoni - ci siamo sentiti anche in dovere di mettere sul tavolo una serie di ipotesi per consentire di allargare l'accordo d'area a beneficio del maggior numero possibile di imprese vitivinicole della Valtesino che non avranno più un loro accordo d'area a sostegno del metodo di coltivazione integrata. Su quest'ultimo punto, non siamo sicuri di riuscire ad intervenire già per il 2023 perchè il tempo stringe - conclude Mazzoni - ma, una volta approvato l'accordo d'area, ci sarà data facoltà di allargarlo anche successivamente e quindi avremo ulteriore tempo per poter lavorare in questa direzione."
La lotta integrata – precisa l'Organizzazione agricola – è una pratica di difesa delle colture che prevede una drastica riduzione dell'utilizzo degli agrofarmaci mettendo in atto una serie di tecniche fra cui, ad esempio, la confusione sessuale degli insetti dannosi o il monitoraggio delle condizioni utili allo sviluppo dei parassiti, in modo da irrorare con prodotti specifici solo in caso di effettivo pericolo di infezione e non ad intervalli fissi a scopo preventivo.
