PORTO SANT’ELPIDIO - Agricoltura e ambiente, un binomio che deve sempre più correre insieme.
“Riflettere sul ruolo dell’agricoltura per la salute dell’ambiente e delle persone è imprescindibile. Farlo a scuola rappresenta un valore aggiunto, visto che i nostri studenti saranno parte attiva delle strategie future” ha introdotto il professor Mario Andrenacci. Al suo fianco la professoressa Marinella Acciarri, docente di Scienza degli alimenti che segue il progetto con le colleghe Liberati e Di Rosa e ha ribadito “l’importanza e l’attualità dei temi trattati nel corso della conferenza ed il valore aggiunto che la presa di coscienza rispetto a tali tematiche può avere sulla professionalità e il benessere degli alunni”.
Il tema è stato affrontato durante un intenso pomeriggio nell’aula magna del Polo Urbani di Porto Sant’Elpidio. L’incontro fa parte del progetto Ali Mens della Provincia di Fermo, di cui l’Urbani è partner.
“L’alimentazione è un perno del nostro progetto, che vede i giovani al centro delle attività. Ma da protagonisti. Formazione e laboratori, affidati a esperti, saranno il filo conduttore dei prossimi mesi” riprende Pisana Liberati, consigliere provinciale e coordinatrice del progetto finanziato tramite il bando vinto.
La parte scientifica è stata affidata all’Università Politecnica delle Marche, partner del progetto, con la relazione del professor Davide Neri, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali. Neri ha spiegato a studenti, docenti e stakeholder le diverse tipologie di agricoltura, soffermandosi sul potenziale del biologico di cui la regione Marche è leader a livello nazionale, sulla necessità di affrontare i cambiamenti climatici, capire come le piante si stano adeguando e quindi agire sui sistemi agricoli che l’uomo può mettere in campo.
L’ultimo intervento è stato quello di Ugo Pazzi, agronomo e coordinatore Regionale della Società Italiana di Medicina Ambientale, che ha parlato di agricoltura urbana. “Uno strumento importante per la conoscenza della filiera dei prodotti alimentari, per il recupero della memoria legata al rapporto con la natura e per lo scambio di conoscenze e di esperienze”.
