TOKYO – In mano ha due medaglie, dietro il sol levante che lo illumina. Andrea Agostini è un avvocato felice, perché al successo professionale da tempo ha unito la passione per la corsa. E oggi, a migliaia di chilometri di distanza, più di venti olre di aereo, dalla sua Porto San Giorgio, dove ormai ha consumato l’asfalto per allenarsi, ha completato con un ottimo 3h44.08 la maratona di Tokyo.
Il traguardo vale una medaglia. Per la seconda ha dovuto impegnarsi un po’ di più. tutto è partito nel 2006 quando ha preso le sue scarpette e la maglia griffata Pasta De Carlonis, della serie mangiare bene aiuta, per raggiungere Chicago. È iniziato il suo percorso che l’ha portato, oggi in Giappone, a ricevere la medagli più ambita, la six star.
“Ho completato le Majors (Chicago 2006, Berlino 2009, NYC 2019, Londra 2022, Boston 2023 e oggi Tokyo), il che significa in modo tangibile che sono un uomo fortunato perché negli anni ho goduto di salute, di tempo, di affetti, di lavoro, di soldi, in sintesi di un equilibrio positivo, che spero possa continuare a caratterizzare la mia vita e quella delle persone a me vicine” racconta sorridente sula sua pagina Facebook che da anni è il suo diario di bordo con cui condivide gioie e fatiche.
A Tokyo è andato bene, seconda prestazione personale di sempre. “Sempre concentrato sul respiro e sul passo, costante, mente libera, le gambe giravano e sentivo di essere parte di un flusso, la strada, i grattacieli, i runners, gli spettatori costituivano un tutto e io dentro a sentirne l'energia positiva. A fine gara sto bene, anzi meglio, carico ed entusiasta, che voglio di più?” prosegue l’avvocato maratoneta.
Solo nel 2019 a New York era andato più forte,3h41.43. il Sol Levante sta già scendendo, un altro panorama presto si staglierà davanti al suo sguardo e una nuova gara, come una nuova causa o un uovo film da seguire ora che è anche presidente della Fondazione Marche Cultura. In tanti cominciano che il suo motto sia vero: One Day a Runner Will Save The World.
r.vit.