MONTEGRANARO – Un attimo di pura follia quello che costa carissimo a un dirigente della Sutor Basket Montegranaro. Un gesto violento che ha fatto finire un arbitro in ospedale al termine della partita persa 71-74 contro l’Attila Junior Recanati.
Tutto in pochi secondi, quelli in cui, stando al referto del giudice sportivo, protagonista è stato Robertino Paniccià: “Soggetto riconosciuto quale responsabile del fatto incriminato: inibizione determinata per 18 mesi, dal 13/12/2022 al 12/06/2024. Per comportamento minaccioso o intimidatorio nei confronti degli arbitri e per atti di violenza nei confronti degli arbitri: per aver spinto l'arbitro contro la porta dello spogliatoio creandogli lesioni personali”. L’arbitro ha avuto una prognosi di sette giorni. Si vedrà ora se deciderà di proseguire penalmente e civilmente contro il dirigente Sutor.
A freddo, dopo 36 ore, la società ha commentato con una nota quanto avvenuto: “La Sutor intende scusarsi con gli arbitri e con il comitato FIP Marche per quanto accaduto. La società inoltre condanna ogni gesto che va contro i valori dello sport”.
Alla maxi squalifica segue anche un’altra sanzione: la Sutor dovrà giocare le prossime quattro partite a porte chiuse, anziché in campo neutro. A meno che non intenda pagare commutare tre giornate con una multa (duemila euro, ndr). Che si andrebbe ad aggiungere a quella da 90 euro per “offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri” e quella da 112 euro per “parziale assolvimento ai prescritti compiti del dirigente addetto agli arbitri e agli Ufficiali di campo”.