FERMO – A livello di occupazione under 35, Fermo è la miglior provincia delle Marche. Questo emerge dal report della Confartigianato che ha studiato il quadro economico di Macerata, Fermo e Ascoli. Solo che, paragonato al 2002, il Fermano è anche quello con la peggior performance.
Nell’Ascolano nel 2023 tale occupazione era al 47,9% (46,1% nel 2019 e 47,5% nel 2022) con una variazione rispetto al pre-covid di +1,8 e in un anno di +0,4; nel Fermano era del 49,3% (56% nel 2019 e 50,6% nel 2022) con una variazione rispetto al pre-covid di -6,7 e in un anno di -1,3; nel Maceratese nel 2023 era al 48,5% (47,7% nel 2019 e 46,5% nel 2022) con una variazione rispetto al pre-covid di +0,8 e in un anno di +2. A livello italiano la crescita è del 3,3%.
Passando dall’occupazione alla gestione delle imprese, qui è il maceratese a brillare con il 7,8% contro il 6,9% di Fermo (1313 in totale) e il 6,7 di Ascoli Piceno. Il Piceno però si riprende con la percentuale femminile, che Raggiunge il 31%.
I numeri sono impietosi quando si analizza il trend demografico. Le Marche stanno perdendo giovani, -18,8%, ma soprattutto questo accade nelle tre province del sud, in particolare Ascoli che in 20 anni ha perso il 22% dei cittadini nella fascia 15-34 anni, da 50.525 nel 2004 a 39.308 nel 2024; Fermo scende del 19,5%, da 40.874 a 32.912. Infine la provincia di Macerata, stesso calo di fermo e un dato di 59893 under 35 nel 2024.
“Nel Fermano: nonostante valori negativi rispetto al pre-covid e al 2022, la percentuale di occupati under 35 resta comunque alta. Andamento discreto, perché bisogna sottolineare che non andiamo così veloci come la media regionale e nazionale. Invece, dobbiamo credere e puntare sulle potenzialità dell’imprenditoria giovanile, visto che le realtà gestite da under 35 hanno una rilevanza in termini di numeri” commenta la Confartigianato.
Se non si investe sui giovani, diventa difficile recuperare quel gap tra domanda e offerta, con le imprese che hanno difficoltà a trovare il capitale umano utile. Per Enzo Mengoni, presidente Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, a fronte di un ricambio generazionale lentamente partito, si va da 10% nel maceratese al 4,8% nel Fermano, serve di più.
“È fondamentale mettere in campo tutte le azioni utili a incentivare l’occupazione giovanile riducendo anche il preoccupante dato sui Neet che in Italia interessa un numero importante di giovani. Bisogna mettere i giovani nelle condizioni di orientarsi tra le varie opportunità che Stato e Regione Marche offrono, perché ci sono appetibili possibilità. E poi bisogna lavorare con le scuole, ci siamo attivati anche con la Cooperativa Il Faro per il progetto Neet Stop” conclude Mengoni.
r.vit.