MONTEGRANARO – Vincenzo Mazza era uno dei ‘grandi’ della tradizione calzaturiera di Montegranaro. Se ne è andato lasciando la sua grande famiglia che, passo dopo passo, con il figlio Graziano ha trasformato il calzaturificio Endless Shoes, fondato negli anni ’60, in quel colosso di nome Premiata.
“Una notizia che mi ha rattristato, era un amico di famiglia. Mia madre con il tomaificio ha lavorato per lui, è stato una figura di riferimento per la città” racconta il sindaco Endrio Ubaldi. Che come tanti domani (7 gennaio) sarà alle 1430 nella chiesa di San Serafino per l’ultimo saluto.
Fino a pochi mesi fa era come sempre al suo posto al circolo La Lucciola, indubbiamente uno dei 90enni più dinamici di Montegranaro. Come tutti i veregrensi grande appassioanto di Sutor.
Con Endless Shoes aveva portato sul mercato scarpe da uomo di qualità, linee classiche e ben fatte. Era il periodo in cui si andavano affermando i Botticelli, Pizzuti, Lattanzi, Zengarini e Scheggia per citarne alcuni.
“Vincenzo, aveva la sua età, ma aveva una grande energia e ci lascia una storia fatta di passione per il suo lavoro. Il mio abbraccio ai figli Daniela, Diana, Graziano e Luisa” è il ricordo social di Gianfranco Mancini, fotografo errante che con Samele Baccifava e Alberto D’Agostino che lo ha raccontato nel documentario ‘La bottega madre’.
Gli ultimi mesi sono stati difficili, dei problemi di salute fino alla notizia che ha lasciato nel dolore i suoi familiari, quasi tutti impegnati nel settore, soprattutto dopo che negli anni 90 Graziano Mazza ha dato vita al brand Premiata, azienda da oltre cento milioni di euro di fatturato.
“Per noi è stato fondamentale è protagonjsta anche nel museo delle tradizioni, grazie a foto e video che lo ritraggono. Mancherà davvero, ma figli e nipoti ne porteranno alto il nome e il ricordo” conclude Ubaldi (foto Gianfranco Mancini).
r.vit.