FERMO – Mancherà Valeriano Balloni. Non solo perché era una mente, una voce credibile e affidabile nel campo economico, ma perché incredibilmente giovane nei suoi 85 anni. Vicepresidente dell’Istao, l’istituto creato da Giorgio Fuà e dedicato ad Olivetti, Balloni è stato a lungo anche docente all’Università Politecnica delle Marche. Riferimento per il mondo imprenditoriale, ricercato dagli studenti, Balloni ha avuto una carriera
“Ha offerto a tutta la comunità di allievi, imprenditori e manager continui stimoli, spunti di riflessione e contributi per prepararsi al futuro con ottimismo ed energia. Eccellente oratore e fulcro di relazioni con il mondo imprenditoriale, ha contribuito instancabilmente fino agli ultimi giorni a spronare le imprese marchigiane e i giovani da lui formati ad aprirsi all'innovazione, in tutte le sue forme” sottolinea in una nota l’Istao prima di chiudere con un ‘grazie prof’ che ha fatto tremare i tanti che sono passati davanti alla sua scrivania.
Balloni era sempre pronto a partecipare a incontri se diretti ai giovani. È così che ha accettato la chiamata della presidente della provincia Moira Canigola a fine maggio 2018 per parlare, insieme al giovane collega Floriano Bonfigli, agli studenti dell’area del cratere di start up, di opportunità. Lui, partito da un campo da calcio, giocava in serie A con la Spal e sfidò anche la Juve del grande John Charles, era l’esempio giusto per far capire che tutto è possibile se si studia.
E le sue parole hanno colto nel segno: “L’imprenditore non sta fermo è uno che sogna, che deve avere continuamente idee da tradurre in qualcosa che sia utile per il consumatore: egli crea ricchezza e purtroppo, nelle condizioni attuali, il nostro paese ha pochi imprenditori nuovi, in quanto fare l’imprenditore costituisce una grande sfida, che chiede ai giovani di essere acuti su tante conoscenze, come il digitale di cui occorre che tuti abbiano le conoscenze di base. Pertanto – ha spiegato Balloni in una gremita Casa della memoria a Servigliano - organizzare una qualsiasi impresa vuol dire avere vere in mente l’innovazione cioè quel qualcosa in più che crea la differenza e permette di farsi conoscere ed apprezzare sui mercati e di porsi quale elemento del cambiamento e dell’innovazione”.
Innovazione, ingegno, sogno: lo diceva convinto Balloni, ai colleghi dell’Istao ora il compito di non far cadere nel dimenticatoio idee e parole di un grande economista che sapeva parlare a chi lavora e a chi studia.
@raffaelevitali