FERMO – Ha costruito un pezzo di Italia Silvio Berlusconi. È innegabile. Lo ha fatto dal punto di vista economico, tra edilizia prima e editoria poi, lo ha fatto in politica cambiando il modo stesso di rapportarsi con le persone dando vita a Forza Italia. Un partito che già nel nome era uno slogan, segno di quel marketing di cui berlusconi ha capito l’importanza prima degli altri.
“L’Italia è il Paese che amo, qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti”. Si presentò così il 26 gennaio del '94 annunciando “la mia discesa in campo”. Espressione diventata poi standard nel mondo della politica per ogni debutto di esponenti o forze politiche. Le parole erano il cuore di un video di nove minuti che ha cambiato la storia dell’Italia con un uomo capace di entrare e uscire quattro volte da Palazzo Chigi.
“Ci si può battere ma senza odiare. Affronto avversari, non nemici”. Questo ribadiva berlusconi e questo suo approccio è confermato dai tanti che l’hanno incontrato, da Prodi a D’Alema, da Putin a Fini passando per i leader di mezzo mondo. È stato uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, ha saputo portare svolte nel mondo della comunicazione, dell’impresa, della politica. Con lui il Paese ha imparato che non bisogna darsi per vinti” ha ricordato la presidente Giorgia meloni.
Nel Fermano ha avuto per decenni uno dei suoi più fedeli supporter, il senatore Remigio Ceroni (foto da fanpage.it): “Sono molto dispiaciuto. Silvio Berlusconi è stato il più grande protagonista politico degli ultimi 30 anni. Nei suoi confronti ho sentimenti di profonda gratitudine”. Non dice di più, ma tanto avrebbe da raccontare.
Come tanto avrebbe potuto dire Berlusconi che si porta più di un segreto nella tomba. Come si conviene a personaggi che hanno segnato la storia dentro e fuori da aule giudiziarie, oltre che nel cuore dell’economia e della finanza, dove è stato un indiscusso gigante.
E fermana è una delle politiche di riferimento di Forza Italia, Jessica Marcozzi, che in regione da tempo presiede il gruppo degli azzurri: “Profondo cordoglio per la scomparsa del nostro amato presidente. Fondatore del nostro partito, è stato sempre un faro e una fonte di ispirazione per tutti noi. Ha impersonificato i valori di Forza Italia, essendo per noi una guida lungimirante, un punto di riferimento e una presenza costante. La sua dipartita rappresenta per tutti noi una perdita immane, lascia un vuoto incolmabile ma i suoi insegnamenti vivranno per sempre. E ora abbiamo ancor più il dovere di farci portatori di quei valori di libertà che il presidente ci ha trasmesso e insegnato”.
Berlusconi verrà ricordato per tanti momenti, partendo dalla scoperta della televisione privata e del suo potenziale, dalla guida del Milan dei grandi campioni all’ascesa del Monza che in 4 anni è passato dalla C alla serie A, al famoso contratto con gli italiani firmato in diretta tv. Ha sempre saputo rendere dei semplici passaggi politici degli eventi da comunicare. Non mancano le ombre, tante le inchieste a suo carico, come non si potrà dimenticare il famoso editto bulgaro che costò il posto in Rai a Biagi, Santoro e Luttazzi. Detiene il record di governo più lungo, 1.412 giorni, della storia repubblicana.
“Il presidente Berlusconi – le parole del governatore Francesco Acquaroli - ha lasciato un segno profondo nella storia del nostro Paese e lo ha fatto nelle istituzioni e nella politica, ma anche nell'impresa, nella comunicazione e nello sport. Un uomo illuminato che non mancherà solo al centrodestra ma a tutta l'Italia”.
@raffaelevitali