FERMO – Addio presidente Alati. Addio. Se ne è andato in silenzio Giacinto ‘Pino’ Alati, la malattia ha alla fine sopraffatto uno degli uomini che più ha segnato la vita di due province. Non potrà assistere alla nascita di quel grande anello dei Sibillini, il maxi progetto che permetterà a tutti i fermani e piceni di avere acqua pulita e sicura dentro le case.
Non partecipava da tempo alla vita politica della città, della sua Fermo che guardava sempre con un occhio particolare pur dovendo passare la maggior parte del tempo ad Ascoli Piceno. A Fermo ha dato tanto, inclusa una grande sede, degna di chi ogni giorno governa uno dei beni più preziosi.
Un anno fa aveva iniziato il suo quinto mandato alla guida del Consorzio idrico. Una elezione che era partita tra malumori e finita tra gli applausi. Perché Alati sapeva unire. E soprattutto sapeva investire le risorse, tante, a disposizione. Riuscendo anche, grazie a uffici preparati, a intercettare nuovi fondi.
Nei suoi 13 anni ha messo in campo quasi duecento milioni di euro. Il tutto per garantire il futuro della società che gestisce 73 sorgenti, 4 impianti di soccorso, 792 serbatoi, 65 impianti di depurazione e una rete idrica di 6431 chilometri oltre 2353 di fogne. “Acqua e ambiente sono le risorse che proteggiamo e preserviamo” amava ripetere. I funerali domani alle 16 nella chiesa di Cristo Re a Santa Petronilla.
Immediato il cordoglio del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro: "Sono affranto umanamente prima di tutto: per il grande rapporto e legame e per non averlo potuto salutare in questi mesi. Poi il fermano perde un gigante amministrativamente ma rimarrà sempre con noi per quanto lasciato in città e territorio attraverso questi anni al ciip".
Cordoglio anche da Adolfo Marinanngeki, sindaco di Amandola: "Un pensiero ed una preghiera per una persona speciale che ha lavorato con amore per tutto il nostro territorio".
r.vit.