FERMO – Le ultime ore le ha passate a casa, nelal sua Fabriano, il piccolo comune da cui tutto è partito. Addio a Francesco Merloni, l’imprenditore che ha vissuto tante vite. Parlamentare, ministro, capitano d'industria, in 99 anni ha legato il suo nome a tanti momenti della storia dell’Italia.
Il cuore di tutto, però, è stata l’Ariston creata dal padre Aristide che lui ha saputo far crescere e che poi ha lasciato nelle mani di uno dei figli, Paolo. Cavaliere del lavoro, non ha mai smesso di perseguire gli obiettivi che il padre si era dato: far crescere l’azienda di famiglia, portandola ai massimi livelli internazionali nel comfort termico.
Per tutti è stato l’imprenditore che ha saputo coniugare competizione globale, territorio e responsabilità sociale. Era presidente della Fondazione Aristide Merloni, ente di ricerca di eccellenza nella promozione e sviluppo della cultura imprenditoriale territoriale. Negli ultimi anni girava per la regione accompagnando sempre la presentazione dell'ambita classifica che racconta l'eeconomia delle Marche.
"La morte di Francesco Merloni è una grandissima perdita per la nostra regione e per l'industria italiana” commenta il presidente della Regione Francesco Acquaroli. Merloni lascia la moglie Maria Cecilia Lazzarini e i tre figli Paolo (presidente di Ariston Group), Francesca e Claudia.
“Ha rappresentato un grande successo industriale, ha portato la nostra regione ad essere protagonista” prosegue il presidente. Il 17 settembre Merloni aveva festeggiato i 99 anni, circondato dall'affetto della famiglia e dei dipendenti. Laurea a Pisa, dagli anni ’50 iniziò a lavorare nell’azienda di famiglia.
Da capitano d'industria, nello stabilimento di Matelica iniziò a produrre bombole e serbatoi per il gas; a Castelraimondo i pannelli fotovoltaici per scaldare l'acqua, a Fabriano gli scaldabagni. In pochi anni nacque Merloni Termosanitari, poi divenuta Ariston Group, multinazionale presente con siti in 17 nazioni, con 3,1 miliardi di ricavi nel 2023, quotato alla Borsa di Milano dal 2021. Attività che ha abbinato alla passione per la politica: la prima volta in Parlamento come senatore nel 1972, con la Dc. Rieletto in altre sei legislature: cinque alla Camera e una al Senato.
Nel primo governo presieduto da Giuliano Amato venne nominato Ministro dei Lavori pubblici, giurando il 28 giugno 1992 nelle mani del neo-presidente Oscar Luigi Scalfaro. Con la caduta dell'Esecutivo Amato e l'incarico al governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi, Merloni venne confermato ministro. Sua la cosiddetta Legge Merloni sul sistema degli appalti pubblici.