di Raffaele VItali
FERMO – Doveva essere la stagione della rinascita del Verde Mare. Ne era sicuro Felice Chiesa. Quando l’anno scorso ha riaperto dopo una lunga battaglia legale che gli aveva segnato il fisico ma non la mente e la voglia di tornare a sorridere, lo aveva detto: “La prossima sarà la vera stagione del nostro villaggio vacanze”. E sarà così, perché gli ‘amici’ del Verde Mare sono pronti. Solo che ad accoglierli non troveranno più Felice. Questa mattina il suo cuore si è fermato.
Avrebbe tra poco compiuto 91 anni. Imprenditore illuminato, Chiesa ha sempre vissuto un passo avanti agli altri. Ha sempre capito quando e come bisognava investire. Re dell’accoglienza in città, aveva fatto del Verde Mare il riferimento di mezza Italia, il cuore pulsante del turismo fermano. Con lui tutti sono cresciuti, dentro e fuori dai confini del villaggio.
Quando a maggio 2020 ha riaperto i cancelli, era emozionato, commosso, ma felice, di nome e di fatto. L’ultima intervista con lui, le ultime parole e quel ‘qui dentro c’è tutta la mia vita’. Un pezzetto in ogni roulotte, in ogni casetta, in ognuna delle 2600 persone che arrivano a riempire gli spazi fronte mare.
I tre anni di chiusura sono stati pesanti dal punto di vista finanziario ma soprattutto umano. Quel sequestro fatto davanti alle telecamere, poi la battaglia legale e finalmente la riapertura. Tanti lavori da fare per rimettere in piedi il gioiellino e tanti altri ne avrebbe fatto, ma pe quanto robuste, le sue spalle, insieme con quelle dei soci, non potevano reggere tutto in un colpo solo.
Ma il villaggio è ripartito e lui era già proiettato a questa estate, che immaginava del riscatto. Dalla pandemia, ma anche da quel breve passato giudiziario da cancellare. Ora, il Verde Mare sarà un po’ meno Felice, ma sempre accogliente, perché del proprietario è impregnato ogni albero, ogni metro.
“Di una cosa sono felice, almeno è morto senza avere il peso del contenzioso legale, che gli aveva tolto ogni energia. È l’unico pensiero positivo per una persona che ha dato tanto al turismo fermano e italiano. Con lui è rinata Marina Palmense e tutto il nostro territorio” commenta Mauro Torresi, vicesindaco.
Chiesa lascia due figli, i funerali domani alle 1630 al duomo di Fermo.