FERMO – Era passato anche per Sant’Elpidio a Mare, oltre che Fermo, nella sua lunga carriera di magistrato. È stato trovato morto in casa il presidente del Tribunale di Pesaro Giuseppe Luigi Fanuli. Aveva 65 anni e viveva da solo a Pesaro.
Ieri era atteso in ufficio per le udienze. Non vedendolo arrivare né ottenendo risposta al telefono, qualcuno è andato a casa e lo ha trovato senza vita a terra. Forse un infarto oppure un ictus fulminante.
Originario del Maceratese, Fanuli aveva lavorato a lungo a Fermo, e poi quale presidente della sezione penale della Corte d'Appello di Ancona per arrivare a Pesaro il 22 dicembre 2017 come presidente del tribunale. Giurista di primo piano, era impegnato da anni anche come giudice della Commissione Tributaria provinciale. Solo giochi di potere gli hanno impedito, egli anni, di arrivare in Cassazione.
Unanime il cordoglio tra quanti lo conoscevano, colleghi e avvocati, che riconoscono l'altissima professionalità di un «giudice integerrimo che ha posto sempre al primo piano la persona e i suoi diritti. In una nota il Coordinamento delle Camere Penali Marchigiane esprime il proprio “intenso e sconcertato cordoglio per l'improvvisa scomparsa del giudice Giuseppe Luigi Fanuli. Un giurista prima, un giudice poi, di rara profondità intellettuale, di caratura tecnica eccelsa e di una altrettanto unica, umana e concreta attenzione alla comprensione delle vicende delle parti processuali, così garantendo ad imputati, persone offese e difensori il più rigoroso e puntuale rispetto delle regole di diritto”.
Una figura di cui fidarsi. “Un uomo dotato anche di acuta ironia, gentilezza ed affabilità nei modi, sempre pronto ad ascoltare e confrontarsi con disponibilità ampia ed immediata. Fuor di ogni retorica – proseguono i presidenti tra cui il fermano Andrea Albanesi - la sua dipartita lascia un vuoto incolmabile nei cuori dei penalisti marchigiani, ma perpetui saranno il ricordo e la riconoscenza per la straordinaria opportunità di averlo conosciuto ed apprezzato”.