SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Uno dei volti della Regione, anche se in realtà non era mai stato valorizzato appieno.
Eppure, il 67enne Pierluigi Camiscioni è stato un ‘grande’. In tutti i sensi. Vuoi per la stazza, vuoi per essere diventato campione italiano di rugby con L’Aquila negli anni ’80, dopo aver giocato anche a Roma e nella Nazionale, vuoi per la sua esperienza cinematografica. Non un ruolo a caso, ma controfigura di Bud Spencer, di cui era anche cuoco, in una serie di film girati tra America e Costa Rica.
Proprio dal rugby arriva un commosso saluto: “Tutta la famiglia del rugby italiano è vicina ai cari di Pierluigi Camiscioni, Azzurro numero 312, primo atleta sanbenedettese a indossare la maglia di #Italrugby. Sempre insieme a noi".
Di certo, a godere della sua popolarità è stata San Benedetto del Tronto, la perla della riviera delle palme, come ricorda il sindaco Pasqualino Piunti: “Si è dedicato alla promozione di San Benedetto del Tronto con l'organizzazione di eventi sportivi e occupandosi dell'accoglienza turistica. Resterà nella città il ricordo di una persona a cui piaceva la vita e che non faceva mistero di amarla profondamente”.