FERMO – Per fortuna il Natale. Le piazze non sono così piene, ma i negozi lavorano. La voglia di fare un regalo, di vivere l’atmosfera più dolce e familiare è grande, nonostante le crisi geopolitiche e le incertezze normative. In testa ci sono i prodotti agroalimentari.
È questo il sunto della Confartigianato Imprese di Ascoli, Fermo e Macerata sugli acquisti per le feste che arrivano dopo un terzo trimestre in crescita per la spesa familiare. A fare la parte del leone ci pensa anche l'alimentare a vocazione artigiana, tanto che si prevedono consumi di prodotti alimentari e bevande a dicembre che ammonteranno a 17,5 miliardi di euro.
Nel dettaglio, in Regione, le spese previste a dicembre ad Ascoli Piceno sono di 88 milioni di euro (58 milioni in alimentari e bevande, 30 milioni in altri prodotti e servizi tipici del Natale); a Fermo di 73 milioni (48 milioni in alimentari e bevande, 25 in altri prodotti e servizi tipici del Natale); a Macerata di 132 milioni di euro (87 milioni in alimentari e bevande).
Acquisti fondamentali per sostenere il mondo dell’artigianato che ad Ascoli conta 4.292 addetti (34,1%, 46esima provincia in Italia) su 1.516 imprese; a Fermo, 9.171 addetti (57,2%, seconda provincia in Italia) su 2.556 imprese; a Macerata, 11.214 addetti (41,8%, settima provincia in Italia) su 3.120 imprese.
Per il presidente interprovinciale Enzo Mengoni “Il mese di dicembre concentra un decimo delle vendite al dettaglio dell'anno e, grazie al pagamento delle tredicesime, i redditi da lavoro dipendente nell'ultimo trimestre dell'anno superano del 20,7% la media dei primi tre trimestri”.
Per stimolare per tutte le feste le persone a comprare dagli artigiani, la Confartigianato ha lanciato la campagna 'Acquistiamo locale’, un invito a regalare e a regalarsi prodotti made in Italy.
“Scegliere un regalo prodotto da una impresa artigiana, infatti, non è solo un atto di consumo, ma diventa un gesto che valorizza il lavoro, la creatività, l'ambiente e la comunità. È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. A spingere l'acquisto di prodotti artigiani, infatti, è la sempre più diffusa attenzione all'unicità e alla sostenibilità di prodotti 'su misura’, personalizzati, durevoli e caratteristici del territorio” conclude il presidente.
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