PORTO SAN GIORGIO – Un gioco di squadra per risolvere un problema che, alla fine, penalizza Porto San Giorgio in primis, ma l’ambiente in generale. Nicola Loira ha radunato in Comune tutti i soggetti (Capitaneria, Politecnica, Ciip e tecnici che possono contribuire a ripulire il mare sangiorgese ridando così al Comune quanto perso, la bandiera blu. Non avverrà per questa estate, ma la strada intrapresa è quella giusta.
“La salute delle nostre acque di balneazione è eccellente. Questo dice il lavoro che stiamo portando avanti con l’Università Politecnica”. Sono intervenuti gli assessori all’Ambiente delle due realtà Massimo Silvestrini e Alessandro Ciarrocchi, il presidente del Ciip, il comandante Simona Gentile e il dirigente dell’Ufficio tecnico di Porto San Giorgio Sauro Censi. Il professor Francesco Fatone, nel suo intervento, ha focalizzato l’attenzione sulla fase sperimentale degli studi avviati in particolare sui fossi Valloscura e Petronilla e sulle misure di mitigazione degli impatti degli scaricatori di piena.
“Ci conforta che anche l’Università ha ribadito l’assoluta balneabilità delle acque di Porto San Giorgio - afferma Loira - . Il lavoro svolto ci consente di andare a intervenire su tutte le possibili cause di inquinamento rilevate. Sarà un impegno dei due Comuni quello di attenzionare le coltivazioni lungo i due fossi per verificare la distanza dagli stessi e soprattutto se le concimazioni avvengono secondo i criteri e le prescrizioni di legge. Per il resto, insieme al Ciip e alla Capitaneria di porto, continueremo a monitorare la correttezza degli scarichi fognari”. L’attività in corso sarà portata all’attenzione della Regione Marche, titolare e competente nelle politiche ambientali.