FERMO – Nel piano infrastrutturale della Regione, che abbiamo già descritto da settimane (leggi), c’è una voce che è passata sotto silenzio ma che in realtà avrà un grande impatto, soprattutto se si sbloccherà il piano urbanistico: 8 milioni per il porto di Porto San Giorgio.
“Quando abbiamo ragionato sul piano con l’assessore Baldelli, questo è stato un punto fermo delle nostre richieste come territorio. Verranno realizzati due bracci a mare, che ridurranno l’insabbiamento, e procederemo con il dragaggio” sottolinea il consigliere regionale Marco Marinangeli.
Gli fa eco il collega Andrea Putzu, che sulla sua Porto Sant’Elpidio ha ottenuto ingenti investimenti di cui beneficerà tutta la provincia. Anche se c’è un problema: “La bretella da Civitanova Marche a Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio è finanziata con fondi Fsc, ma c’è un problema: troppe osservazioni del sindaco Pignotti di Sant’Elpidio, rischiamo di perderli e di non fare l’appalto, chiediamo al sindaco di decidere il prima possibile per andare alla realizzazione dell’opera”.
Tornando al piano, soddisfatto da giorni, via social è il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. “Abbiamo lavorato su un risultato che riguarda la provincia e il comune. Garante di questa operazione è stato il presidente Acquaroli, con il supporto e l’ausilio di Francesco Baldelli. Ci sono milioni che arrivano sulla viabilità in connessione tra casello e ospedale, milioni veri, già stanziati, non legati a finanziamenti governativi, questi sono fondi propri e questo è importante perché ci permette di partire con progettazioni, espropri e gare d’appalto in successione”.
Tre le opere principali su cui punta Calcinaro: “La prima è quella del ponte tra il casello e la zona industriale San Marco; la Lungotenna, una strada che sarà almeno 12 metri, grande come una Mezzina praticamente. C’è il progetto definitivo, conto di far partire le gare entro la seconda metà dell’anno prossimo, quando finirà l’attuale, per andare in continuità; infine, opera che verrà più tardi rispetto a queste, la bretella che da Molini si ricollega alla Mezzina, dove finisce l’attuale strada su cui stanno lavorando dalla variante del ferro, per permettere una viabilità diretta per l’ospedale, fino a Nero Giardini”.
Tanto sul tavolo della Provincia, che in parte gestirà direttamente i cantieri; “Un grande lavoro di squadra” ricordano Putzu e Calcinaro. Con il consigliere che aggiunge: “Il piano Marche 2032 dà una prospettiva a tutte le Marche, creando un sistema a maglia che pensa alla Regione come a un progetto unico”.
Gli investimenti si dividono in tre tipologie: quelli a breve, medo e lungo termine. Opere cantierabili entro il 2027, altre da finanziare entro il 2032. Un mix di fondi Pnrr, Pnc Anas e regionali.
“Opere decisive per far ripartire una provincia rimasta per troppo indietro. Miglioriamo i collegamenti, dopo un lavoro di confronto di noi tre consiglieri regionali con il territorio e poi con la Giunta, ma soprattutto diamo sostegno alle aziende che sono il nostro motore” conclude Marinangeli.
r.vit.