*Nessuno stabilimento Beko sarà chiuso, neanche nelle Marche, e non ci saranno licenziamenti collettivi. La vertenza Beko è stata certamente una trattativa difficile in uno scenario internazionale complesso, che ha visto le istituzioni a tutti i livelli e parti sociali fare fronte comune per salvaguardare un comparto strategico per l’Italia e per le Marche come quello degli elettrodomestici.
L'esito dell'intesa raggiunta la scorsa notte, grazie anche al ricorso lungimirante alla Golden Power da parte del Governo, è un risultato che non si è visto nel resto d’Europa ed è stato il migliore risultato ad oggi possibile. Relativamente alle Marche, si era partiti infatti dall’ipotesi della chiusura dello stabilimento di Comunanza e da un taglio occupazionale superiore al 50%.
Oggi, nell’intesa tra le parti sul testo preliminare dell’accordo quadro vengono annunciati oltre 80 milioni di investimenti da parte dell’azienda negli stabilimenti marchigiani, oltre alla piena salvaguardia dello stabilimento di Comunanza che vedrà un investimento dedicato di 15 milioni e l’avvio di una nuova linea di prodotti. Confermato, inoltre, il mantenimento del centro di ricerca sull’elettronica a Fabriano.
Gli esuberi inizialmente previsti sono stati più che dimezzati e verranno gestiti attraverso uscite volontarie e incentivate, con l’attivazione di ammortizzatori sociali in deroga, senza il ricorso a licenziamenti collettivi. Su alcuni aspetti soprattutto relativi alla sede impiegatizia di Fabriano avremmo auspicato un esito più favorevole, ma purtroppo non è stato possibile per scongiurare il rischio concreto del fallimento delle trattative.
Relativamente agli impiegati si è comunque mantenuta una parte della Ricerca e Sviluppo, quella collegata all’elettronica, ritenuta una delle figure chiavi per supportare la sostenibilità del sito nel medio lungo periodo.
Ringrazio il Governo Meloni, in particolare il ministro Urso e il sottosegretario Bergamotto i sindacati e tutte le istituzioni coinvolte - a partire dalla Regione anche con l'assessore Aguzzi - per aver tenuto fermo il punto sulla salvaguardia del comparto.
Il mio pensiero va particolarmente ai lavoratori, che non hanno mai mollato in questa difficile partita e soprattutto a coloro che sono coinvolti nelle decisioni di esubero.
*Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche