FERMO – Oggi hanno detto basta. Dopo mesi di infiltrazioni e acqua che ogni tanto arrivava in classe, degli alunni del Montani, sezione Informatica, non sono entrati in classe. Complice anche lo sciopero nazionale del corpo docente, la giornata per alzare la voce è sembrata precisa. Anche se ieri c’era stato un lungo confronto tra tecnici e amministratori provinciali e i rappresentanti d’Istituto.
Il chiarimento, però, non è bastato agli alunni di Informatica che hanno preferito mandare comunque un messaggio. Cosa è accaduto? La Provincia lo ha spiegato nel dettaglio durante l’incontro confermando i problemi. Che sono legati a una serie di guasti alle conduttore fognarie e idriche.
All’inizio sembrava un problema marginale di infiltrazioni in un’aula. Per questo c’è stato un monitoraggio durato un paio di mesi, sembrava un semplice accumulo di acqua sul terrapieno. Ma poi le infiltrazioni hanno intaccato anche la parte esterna del muro rendendo così palesi le rotture interne. Si parla di condotte idriche che passano vicino a due aule oggi utilizzate dal Montani.
L’intervento è subito partito, un lavoro importante, ma non risolutivo. I tecnici pensavano di aver raggiunto ogni guasto, ma una volta riaperti tutti i bagni, le infiltrazioni e le perdite sono tornate. È evidente che ci fosse un problema ulteriore. I lavori sono così ripartiti, ieri è stato abbattuto un muro e scavata la terra. Così è stato raggiunto il tubo rotto.
Questo implicato la chiusura dei bagni per tre giorni e l’obiettivo di riparare tutto lunedì. Garanzie? Non abbastanza per gli alunni che hanno ‘scioperato’ mandando così un messaggio visivo anche alla dirigente Stefania Scatasta: “Stiamo qua, ma siamo sempre alunni del Montani, serve più cura”.