TORRE SAN PATRIZIO – Una firma attesa, per certi versi data sempre per scontata, ma che tardava ad arrivare. Fino a oggi “Abbiamo firmato l’accordo integrativo per i dipendenti della Giano”. L’azienda di Enrico Paniccià si conferma quindi aperta e attenta ai suoi lavoratori, oltre che alle relazioni sindacali. L’accordo è sato siglato dall’azienda, dai sindacati e da Confindustria, spiega la Filctem in una nota a nome anche dei colleghi della Femca. “Un’intesa sul premio di risultato, che riconosce ai dipendenti benefici economici e welfare correlati ai risultati di qualità e redditività conseguiti dall’azienda”.
Un accordo triennale. “Le aziende si trovano nella necessità di migliorare continuamente le proprie performance per affrontare mercati sempre più competitivi, ma ciò non sarebbe possibile senza la partecipazione e l’impegno di tutti i lavoratori” spiegano Luca Silenzi e Francesco Interlenghi.
Una firma che apre un circolo virtuoso “in cui competitività aziendale e benessere dei collaboratori condividono un unico orizzonte. Giano, inoltre riconferma il proprio impegno a mantenere un ruolo attivo di responsabilità sociale. In questo senso, a fronte del pesante aumento del costo della vita che stiamo sperimentando negli ultimi mesi è stata prevista un’erogazione straordinaria sotto forma di welfare pari a 500 euro netti”.
Paniccià da tempo è impegnato in azioni ‘sociali’ dentro, con tanto di assicurazione sanitaria, e fuori la sua impresa calzaturiera, basti pensare al progetto Mus-e. “E’ grazie al contributo di tutti che il 2022 si è chiuso con un fatturato complessivo superiore a 15 milioni (+ 25% rispetto al 2021) e si prevede una crescita del 30% nel 2023” aggiunge l’Ad di Giano.
“Questo è il secondo contratto integrativo per i lavoratori della Giano di Torre San Patrizio – ricordano Luca Silenzi della Filctem/Cgil e Francesco Interlenghi della Femca/CISL - e dimostra che quando le relazioni tra sindacati e imprese si fondano sul rispetto dei ruoli e sul reciproco riconoscimento si possono raggiungere risultati ambiziosi”. Un contratto che va a favore di tutti i dipendenti, iscritti o no al sindacato.
“Ci auguriamo che la contrattazione diventi la norma nel nostro territorio, che ospita uno dei distretti calzaturieri più importanti in Europa e che vanta una grande professionalità e un Know-how invidiabile. Insieme al lavoro per far sì che le fabbriche diventino luoghi accoglienti e sicuri dove si faccia formazione e dove la persona possa realmente affermarsi all’interno del contesto sociale e di vita anche attraverso un adeguato riconoscimento economico”.
Raffaele Vitali