di Chiara Fermani
MASSA FERMANA/MONTEGIORGIO - Quando si apre il cassetto di un poeta, i suoi sogni prendono forma e possono diventare realtà, anche a distanza di quasi 90 anni. Questa volta a vedere la luce sarà “La Torretta de Gabbià”, l'opera postuma del maestro Manlio Massini, una stesura iniziata nel 1933 e finita nel 1943, che venerdì 5 agosto, alle ore 21:15, verrà finalmente presentata al pubblico nella cornice dello splendido Chiostro Sant'agostino di Montegiorgio.
Il poeta, nato a Massa Fermana nel 1889, è stato un amato insegnante alle elementari di Montegiorgio, dove visse fino alla sua morte nel 1964, istaurando un forte legame con il paese che a lui ha dedicato, nel 2020, la 24° pubblicazione della raccolta “Quaderni Montegiorgesi”.
“La Torretta de Gabbià” è un poema in rima in sei canti, scritto in dialetto marchigiano, che parla delle avventure di 4 personaggi picareschi di Massa Fermana, alla ricerca di un tesoro, istigati da sor Geremia Celi che era un antenato del Massini, una storia fantastica ambientata a metà dell'800, ma con luoghi, tradizioni e fatti storici reali.
Coloro che ebbero la fortuna di leggerne alcuni versi, nei tempi in cui l'inchiostro era ancora fresco, dissero che era un capolavoro, parole anche del noto folklorista di Petritoli, Luigi Mannocchi, che fu tra i primi a spronare Massini a completare l'opera.
Oggi, presentare al pubblico questo volume di pregio, edito da Giaconi, è un sogno che si avvera per molte persone, anche per sua nipote Elena. “Quando abbiamo pubblicato il quaderno montegiorgese – racconta emozionata la Massini - confessai che pubblicare questo poema era il sogno di tre persone, mio nonno, mio papà ed io. Mario Liberati, che è stato un allievo di nonno, disse subito che si poteva fare e l'assessore Michela Vita propose subito Giaconi Editore per questo progetto.
È stato un lavoro lungo, corale, ma molto appagante e il merito è soprattutto di Valerio Liberati, il factotum di questo lavoro sinergico, del gruppo Archeoclub cha ha fatto le ricerche per andare ad individuare i luoghi della Torretta, dell'amministrazione comunale che ha supportato sempre il progetto e di Mario Liberati, che insieme a me e Valerio, ha cercato di rendere leggibile il poema, scritto in dialetto, per renderlo fruibile a tutti”.
L'evento di presentazione, come ci anticipa Elena, sarà vivace come il poema stesso, con le voci e le testimonianze di tutti coloro che hanno “messo mano” all'opera del Massini, per restituirci un testo che è un documento del tempo, ma senza privarci della sua autenticità, il testo originale compare infatti in fondo al volume e la prefazione è di Mario Liberati.
Interverranno inoltre l'assessore Michela Vita, Giocondo Rongoni, l'editore Simone Giaconi, il pittore Ciro Stajano che ha curato le tavole fuori testo, e Francesco Pasquali che ha realizzato un video drone nei luoghi narrati nella storia, che verrà proiettato durante la serata. L'ingresso è gratuito.