di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – La soluzione per l’A14 è nel cassetto del governatore Francesco Acquaroli. Che ieri già ne ha parlato a Roma e soprattutto di fronte al gotha dell’imprenditoria del sud delle Marche, calzaturiera in particolare. Durante l’incontro ‘Sensazioni a pelle’ promosso dalla Camera di commercio delle Marche, sollecitato da presidente Gino Sabatini, sempre più collettore del territorio, il governatore ha stupito tutti. Perché il suo piano è semplice e, forse, anche fattibile.
“Ampliamento o arretramento? Non possiamo parlarne per sempre. La mia ipotesi, che discuterò in maniera approfondita con Autostrade che si è detta disponibile, è questa. Mantenere l’attuale tracciato per la tratta sud-nord. Invece, per il percorso nord – sud, preparare un nuovo progetto che sposta l’asse autostradale più all’interno”. Ascoltano gli imprenditori, l’idea piace. In questo modo, commentano in tanti a fine incontro, si avrebbe una direttiva verso nord che non deve essere toccata, non si vanificherebbero i lunghi lavori in galleria, che Acquaroli ha chiesto “anche di allungare nei tempi riducendo però gli orari dei cantieri di giorno”.
La scelta di spostare solo una direzione, permetterebbe di realizzare un’opera a tre corsie, più emergenza, e non a sette. Un evidente minore impatto ambientale e anche economico. Tra l’altro, i lavori del nuovo tratto si potrebbero fare mentre sulla storica A14 si continua a viaggiare normalmente in entrambe le direzioni.