FERMO – Quando si parla di Covid, ci sono due aspetti da affrontare: uno è quello dei numeri, impietosi, delle vittime e dei casi di positività, l’altro è quello dei vaccini. Da un lato undici vittime e 414 nuovi casi, il 16,9% rispetto ai 2.450 tamponi, molecolari e antigenici, processati all'interno del percorso per le nuove diagnosi. Di questi, 37 sono stati rilevati nel Fermano.
A fronte di questo, c’è la piccola provincia che cerca di accelerare sulla vaccinazione. Sistemata Fermo, oggi sono state somministrate oltre 500 dosi, senza particolari problemi all’interno del punto vaccinale in viale Trento. Il sistema sta funzionando sempre meglio e da lunedì con le due nuove postazioni al piano terra l’obiettivo dei 780 vaccinati al giorno non sarà impossibile.
Chi stupisce è Porto Sant’Elpidio che oggi ha messo in campo tutta la potenza di fuoco del gruppo di medici di base guidati dalla dottoressa Carpiceci, superando anche lingorgo iniziale causato da persone che si erano presentate aai cancelli del palasport senza prenotazione.
Un polo nato per fare duecento vaccini al giorno e che oggi ha chiuso con 396. Un numero quasi incredibile, a riprova però che se ci sono le dosi il sistema funziona. E devono ancora entrare in azione i punti Montegranaro, Petritoli e Falerone, attesi da inizio settimana alla prova. chi procede senza intoppi è Amandola, che garantisce la copertura dell’area montana.
Per poter migliorare il tutto, a livello regionale arriva un supporto. Medici e infermieri sono stati inviati in supporto alle Regioni Sicilia, Marche e Friuli Venezia Giulia, per agevolare lo svolgimento della campagna vaccinale.
Il Comando Operativo di vertice Interforze, su richiesta delle aziende sanitarie regionali, ha disposto l'impiego di 2 team sanitari con presidi vaccinali mobili della Difesa composti da 2 medici e 4 infermieri dell'Esercito sono stati inviati in supporto alle strutture sanitarie della regione Marche.
r.vit.