FERMO - Nelle aree bianche (zone periferiche e borghi rurali) delle Marche -spiegano dalla Regione-, Open Fiber sta realizzando un'infrastruttura in banda ultra larga, principalmente in modalità Ftth (Fiber to the home, la fibra che arriva all'interno di case e aziende) che rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita dall'azienda in concessione per 20 anni. Il piano di cablaggio vede connesse al momento 74 mila unità immobiliari e 494 punti di pubblico interesse (scuole, musei, sedi comunali) in 88 comuni sparsi in tutte le province. Il piano, che vede coinvolti 216 comuni, sarà completato nel 2022.
“La digitalizzazione è una parte importantissima per restituire competitività alle nostre imprese, ai nostri giovani, al nostro ambito e tessuto socioeconomico” sottolinea il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli. il governatore è intervenuto insieme con Roberto Tognaccini, responsabile network e operation Centro Italia Open Fiber. “Nell'ultimo anno, grazie alla sinergia con la Regione Marche c'è stato un avanzamento del piano e i cittadini dei piccoli borghi stanno finalmente usufruendo di una connettività ultraveloce grazie a una rete a prova di futuro, in grado di supportare servizi sempre più all'avanguardia per cittadini, scuole e pubblica amministrazione”.
La velocità dell’intervento è fondamentale. “Questa operazione che abbiamo oggi presentato era stata contrattualizzata nel 2016 e i cantieri dovevano essere concluso tra il 2018 e il 2019, ma nel 2020 quando ci siamo insediati, nessuna opera era stata conclusa. Per questo – spiega l'assessore regionale alla Digitalizzazione Mirco Carloni - abbiamo quindi chiesto di velocizzare gli interventi. In un anno abbiamo reso 'vendibili’ 88 Comuni con migliaia di utenze private e pubbliche che possono essere allacciate”.
In particolare è stato possibile connettere gli istituti scolastici. “È quindi davvero molto importante concludere questo grande investimento che è il più grande in termini di capillarità fatto nelle Marche” ha ribadito Carloni. La nuova linea, spiega Open Fiber, nelle Marche ha raggiunto 55 aree industriali.
“Ora – riprende Open Fiber – stiamo realizzando una rete in fibra FTTH anche nelle principali aree urbane delle Marche, dove opera con investimento privato. Attualmente il servizio è disponibile ad Ancona, Macerata, Pesaro, Fabriano e Ascoli Piceno per oltre 95mila famiglie tramite un investimento privato di oltre 34 milioni di euro. A fine anno le prime connessioni saranno disponibili anche per i cittadini di Civitanova Marche e Senigallia con un ulteriore investimento di 11 milioni di euro.
E Fermo? “Al termine dell'operazione, l'utente sarà pronto a navigare alla velocità di 1 Gigabit al secondo, e beneficiare di servizi come lo streaming online in HD e 4k, il telelavoro, la telemedicina, e di altre opportunità generate dalla rete FTTH”.