FERMO – Due giorni in compagnia della cultura, ma soprattutto della scoperta dei luoghi. A renderli possibile è il Fai, il fondo per l’ambiente italiano, con le ‘Giornate d’autunno’. In campo scendono i giovani che in tutta Italia animeranno 300 città e 600 luoghi solitamente inaccessibili o poco noti.
Tutto questo è reso possibile dalle 130 delegazioni, 106 gruppi FAI, 98 gruppi FAI giovani e 9 gruppi FAI ponte tra culture, attivi in tutta Italia. Ad affiancare i volontari ci saranno gli apprendisti ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco in prima persona per raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del proprio territorio.
Nel Fermano, tre le tappe: Fermo, Amandola e Montegranaro. La prenotazione è consigliata al portale https://faiprenotazioni.fondoambiente.it e per qualsiasi informazione o per aiuto nella procedura di prenotazione, è possibile rivolgersi alla Segreteria di Delegazione (Maria Rita Salerno) con un Whatsapp al 3349158685 o consultare le pagine facebook @FAIDelegazioneFermo e @FaiGiovaniFermo in costante aggiornamento.
A Fermo, i visitatori saranno catturati dalle storie legate ai palazzi storici e sarà il momento in cui “Antiche dimore e storie private diventano patrimonio di tutti per raccontare una storia, entrare in luoghi di intima bellezza e affacciarsi incuriositi su esistenze passate e presenti". Tappa a palazzo Brancadoro, palazzo Falconi, oratorio Santa Monica, palazzo Bernetti Evangelista. Visite ogni 60 minuti con gruppi di 15 persone.
A Montegranaro, passando attraverso chiese e palazzi che profumano di arte appena realizzata, saranno sorpresi dalla passione trasmessa dal lavoro di artigiano locale che realizza scarpe, considerate delle vere e proprie opere d’arte. Tappe: cappellina Svampa e palazzo Conventati per iscritti Fai, cripta di Sant’Ugo e biblioteca comunale per tutti. La chicca è la bottega di Doriano Marcucci.
Infine, Amandola dove sarà possibile visitare l’Abbazia di San Ruffino, noleggiare una e-bike per gustare il paesaggio su due ruote, curiosare tra piante e animali dl lago di San Ruffino, conoscere la storia del monachesimo locale attraverso racconti e oggetti artigianali realizzati dalle Suore Benedettine di Marnacchia.
Coinvolte numerose scuole: IC Montegranaro, ISC Omnicomprensivo di Amandola. “Amandola è la nostra apertura dedicata al Progetto Alpe, lo strumento del FAI che punta alla valorizzazione degli ambienti montani, mettendone in luce le caratteristiche uniche paesaggistiche e ambientali, legate a tradizioni storiche che si perpetuano nei secoli. Qui è ancora forte e sentita la presenza del monachesimo, come polo aggregativo di cultura, artigianato, funzioni sociali a sostegno della popolazione” spiegano i vertici fermani del Fai.