MONTEGRANARO – A seguito dell’ammissione a finanziamento regionale del progetto “La storia si fa digitale” nel 2022, è stato possibile digitalizzare i documenti archivistici conservati presso la Biblioteca Comunale “E.M. Conti”.
Il progetto, affidato ad una startup spin-off dell’Università di Camerino, specializzata nella digitalizzazione e valorizzazione dei beni culturali, ha ottenuto preventivamente l’approvazione da parte della Soprintendenza Archivistica delle Marche, interessando un totale di 58 unità archivistiche, distinte per dimensioni, epoche ed argomenti secondo le direttive del Piano Nazionale di Digitalizzazione sia per la conservazione a lungo termine che per la consultazione.
Terminato il lavoro di digitalizzazione, è stata aperta la Digital Library della Biblioteca Comunale (visitabile al link https://www.knowaysystems.it/DigitalLibraries), un portale online popolato con le copie delle unità digitalizzate, accessibile anche dalla homepage del sito istituzionale del Comune, dove i testi possono essere liberamente consultati usufruendo anche dei vari servizi a disposizione.
L’utente, infatti, può creare collezioni con tag, aggiungere le opere ai preferiti, inserire segnalibri, scrivere appunti e aggiungere trascrizioni, che saranno affiancate alle pagine dei testi, previa approvazione del responsabile della Digital Library.
“Il raggiungimento di questo progetto, ideato dalla Dirigente del Settore Cultura Alessandra Levantesi e poi curato insieme alle referenti che si sono avvicendate in Biblioteca - ha commentato soddisfatto il Sindaco Endrio Ubaldi – è un ulteriore passo nella valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale, con un impegno anche economico dell’Amministrazione comunale pari al co-finanziamento del 50%.
La digitalizzazione di questa documentazione così interessante e l’apertura della Digital Library renderanno finalmente fruibile da parte di tutti e da ogni parte del mondo, testi importanti della nostra storia locale. Si tratta, infatti, di atti oggettivamente affascinanti nella loro singolarità, capaci di suscitare un interesse non solo a livello paleografico, ma genericamente divulgativo e didattico, ai quali intendiamo dare il massimo risalto con iniziative convegnistiche ed editoriali”.