FERMO – Un convegno d’alto livello a Fermo per parlare di tumori cutanei (questa mattina fino alle 14 all'hotel Astoria). Il tandem Renato Bisonni – Lorenzo Morresi, rispettivamente primario di Oncologia e responsabile Dermatologia dell’Inrca, ha permesso a Fermo diventare il cuore di una riflessione sulla gestione multidisciplinare dei pazienti e sul come affrontare determinate situazioni cliniche. Oltre ad affrontare il tema delle cure.
“Il tumore che muove la gente a fare le visite è il melanoma, che già nel nome incute timore ma è meno frequente di quanto si pensi” introduce Morresi. Mai come nel campo della pelle è fondamentale la prevenzione: “Tanti nei, un fototipo chiaro, una storia di ustioni solari in gioventù sono la molla che deve spingere la persona a farsi visitare da un dermatologo” ribadisce.
Se il melanoma spaventa, ci sono altri tumori più frequenti. E sono quelli che nascono dalle cellule epiteliali e che “gli anglosassoni chiamano NMSC Non Melanoma Skin Cancer”. Ovvero il carcinoma basocellulare, che ha un’aggressività locale ma non si espande. Poi c’è il carcinoma spino cellulare. “Questo – prosegue il dottor Morresi - è collegato al sole e colpisce le zone foto esposte la cui aggressività è correlata in genere a quanto tempo gli abbiamo dato per rendersi pericoloso”.
La prima cura resta quindi la prevenzione: “Specialmente in un ambiente agricolo o marinaro, dove il sole picchia sulle pelli di agricoltori, pescatori, ma vale anche per i muratori, serve attenzione e cura di sé. Evitando anche di non passare troppe ore sotto il sole senza protezioni”.
Di tutto questo si parlerà all’Astoria con esperti che arrivano da fuori regione, come il professor Picciotto. Ma tanti sono i colleghi impegnati in questa opera conoscitiva pensata per medici di base e personale sanitario in generale.
