di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO – Giornata internazionale della donna, si mobilitano i comuni, le commissioni pari opportunità, gli ordini. A Porto San Giorgio la scelta di andare oltre la ricorrenza, dando fiducia alle idee della presidente Betty Squadroni che guida un team dinamico e variegato.
Squadroni, cosa significa per lei l’8 marzo?
“Che dobbiamo farlo diventare un evento quotidiano. Dovremmo festeggiarci tutti i giorni. L’8 marzo però è utile, fa riflettere tutti, soprattutto gli uomini”.
Quindi serve più agli uomini?
“E’ un giorno che li fa focalizzare sula figura femminile, sulle donne lavoratrici, mamme, professioniste, casalinghe, donne uniche nel loro essere”.
Come si può renderla una ‘festa’ quotidiana?
“Con progetti che vanno oltre il singolo giorno. Ma in primis serve consapevolezza da parte delle donne. Che significa essere forti ed essere così pronte a fronteggiare delle difficoltà”
Quali le sue strategie?
“Il primo step è stato ‘Donne lavoro e turismo b2b’. Protagoniste imprenditrici con esperienze diverse tra loro che hanno dato stimoli in una partecipata domenica pomeriggio. Ma soprattutto mi hanno fatto capire che c’è interesse per la ‘costruzione’ del proprio futuro”.
Lei parla alle donne a 360gradi in questo modo?
“Partiranno corsi specifici e pratici per l’imprenditorialità femminile. Noi sappiamo che l’80% delle violenze avvengono in casa, per lo più sono italiani, mariti o compagni. Per farle uscire da una situazione di violenza, serve l’indipendenza. E questa viene dalla consapevolezza e dal lavoro”.
Come evolverà il suo progetto?
“Durante il prossimo incontro interverrà una consulente che si muove tra i bani della regione utili alle attività femminili. E poi un’avvocatessa che supporterà in maniera gratuita le donne che vogliono apire una società. Poi il resto sarà nelle mani delle singole donne”.
