FERMO – Due piani di azione per prevenire nuovi focolai e ridurre l’impatto Coronavirus. Il primo è all’interno delle scuole.
“Stiamo facendo un lavoro enorme dentro le scuole e nel territorio grazie al supporto di ogni pezzo del sistema sanitario esterno all’ospedale. Sappiamo che ci saranno ‘problemi’ per la riammissione a scuola di bambini malati visto che dovrà essere certificata. Ma chiariamo subito – sottolinea Giuseppe Ciarrocchi, direttore del dipartimento prevenzione – che la febbre non comporta il tampone. Entra in gioco la valutazione del medico”.
Il secondo piano è quello relativo al vaccino antinfluenzale quadrivalente. Mai come quest’anno utile e necessario. “Non a caso la Regione Marche ha deciso la vaccinazione gratuita da 0 a 6 anni, che ha avuto il picco negli anni passati, e a chi ha più di 60 anni, non più 65. Tra l’altro il vaccino è obbligatorio per gli operatori sanitari (anche se ci sono dubbi all'interno del personale, ndr) e per tutte le categorie a rischio, come gli insegnanti”.
Per essere certi di poter rispondere, l’Asur di fermo ha ordinato oltre 40mila dosi: “Il 40% in più rispetto agli altri anni. Bisogna capire che la vaccinazione oltre a proteggere dall’influenza, che ha rischi e complicanze, fa sì che la diagnosi differenziale da Covid sia più facile e agevolata. Il Coronavirus ha una sintomatologia simile all’influenza”.
Insomma, vaccinarsi e farlo quando si deve: “Di solito si parte a novembre, quest’anno l’indicazione è di iniziare a vaccinare da metà ottobre. Per le fasce che non rientrano in quelle per cui il vaccino è gratis, basta comprarlo in farmacia, costa poco più di dieci euro. Mai come questa volta sono soldi spesi bene” conclude Ciarrocchi.
Raffaele Vitali