FERMO - Quattro incidenti mortali, 197 con lesioni, 281 con danni solo alle cose. È la fotografia dei primi sei mesi dell’anno sulle strade del Fermano.
Dove, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, s’è registrato «un lieve incremento» di sinistri, dovuto, «in modo rilevante al venir meno delle restrizioni alla circolazione per il contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19». In pratica, nel primo semestre dell’anno scorso, ci si è potuti spostare meno e questo ha abbattuto il numero di incidenti. Il punto è stato fatto ieri pomeriggio in Prefettura, nel corso di una riunione dell’Osservatorio provinciale per il monitoraggio sugli incidenti stradali guidato dal capo di gabinetto Sadutto.
Dai dati forniti dalla Polizia stradale di Fermo è emerso che pomeriggio e sera sono i momenti della giornata in cui si verifica il maggior numero di sinistri. Che le persone coinvolte hanno in media tra 36 e 55 anni. E che le donne sono meno della metà degli uomini. Degli incidenti registrati, parecchi si sono verificati in autostrada, in conseguenza dei lavori che, ormai da due anni, riguardano il tratto sud delle Marche.
Distrazioni e alta velocità le principali cause degli impatti come dimostrano le sanzioni: 101 quelle elevate per violazione dell’art. 141 del Codice della strada, venti quelle per guida in stato di ebbrezza, cinque quelle per guida sotto l’effetto di stupefacenti. "L’obiettivo – ribadisce Sadutto – è migliorare questi numeri agendo sia sul piano dell’accertamento delle infrazioni sia, soprattutto, operando anche sul piano della prevenzione, mediante mirate campagne di sensibilizzazione e con l’installazione di correttivi e nuove apparecchiature sui punti della rete stradale provinciale che dovessero apparire maggiormente a rischio".